Secondo le prime informazioni fornite dal servizio di soccorso del Magen David Adom e dalla polizia, sei persone sono rimaste uccise nell'attentato a Gerusalemme nord, al Ramot Junction. Quindici persone sarebbero rimaste ferite, di cui sei in maniera grave. Lo riferisce Channel 12. Alcuni terroristi sarebbero saliti su un autobus e avrebbero aperto il fuoco sui passeggeri. I media israeliani sottolineano che due terroristi sono stati uccisi.
"Due terroristi che hanno sparato sono stati uccisi", riporta Channel 12. "Ero sull’autobus. L’autobus era pieno. Quando l’autista ha aperto la porta sono arrivati i terroristi. È stato terribile. Io ero vicino alla porta posteriore, sono caduta sulle persone e sono scappata, mi sono salvata”, è la testimonianza di una donna sempre a Channel 12.
L’attacco è avvenuto a Ramot Junction, nei pressi di un trafficato incrocio all’ingresso nord di Gerusalemme, su una strada che conduce agli insediamenti ebraici situati a Gerusalemme Est. Secondo le immagini scattate sulla scena, l’arma utilizzata è stata una mitragliatrice artigianale modello “Carlo”, già precedentemente impiegata in simili attacchi.
"Un’operazione eroica”, ha commentato Hamas che ha definito l'attacco "una risposta naturale ai crimini di occupazione” e ha invitato i palestinesi della Cisgiordania a “intensificare lo scontro”. Il premier Benjamin Netanyahu, che oggi era atteso in tribunale a Tel Aviv per la ripresa del processo per corruzione, ha tenuto una riunione di sicurezza mentre l'udienza è stata rimandata.
"Siamo in un'operazione di inseguimento e accerchiamento dei villaggi da cui provenivano i terroristi. Raggiungeremo tutti coloro che li hanno aiutati, chi li ha mandati", ha detto il premier, come riferisce il suo ufficio, durante la visita sul luogo dell'attentato a Gerusalemme. "Lo Shin Bet, l'Idf hanno sventato centinaia di attentati quest'anno, ma purtroppo non questa mattina", ha affermato. "Voglio dirlo nella maniera più chiara: questi attentati non ci indeboliscono. Al contrario aumentano la nostra determinazione a completare le missioni che ci siamo assunti, sia a Gaza, sia in Cisgiordania, ovunque".
E mentre i tagliagole colpiscono ancora Israele, sull'altra sponda del Mediterraneo, in Spagna, il premier Pedro Sanchez (in cerca di visibilità dopo i guai giudiziari della moglie) mette nel mirino proprio il governo di Gerusalemme: "Il governo Spagna ha deciso di avviare a scadenza immediata nove azioni per fermare il genocidio a Gaza, per perseguire gli autori e per sostenere la popolazione palestinese".
Intanto la nuova proposta americana per un accordo di cessate il fuoco in cambio della liberazione degli ostaggi include "garanzie altamente significative" che Israele non riprenderà i combattimenti finché saranno in corso i colloqui per porre fine alla guerra. Lo riporta Ynet, citando fonti a conoscenza dei dettagli dei negoziati.
Secondo le fonti, l'Idf non manterrà le posizioni attuali se la proposta entrerà in vigore, ed è probabile un "riassetto" durante il cessate il fuoco. La proposta, che secondo una fonte vicina a Benjamin Netanyahu viene "seriamente prendendo in considerazione", prevederebbe che Hamas rilasci tutti i 48 ostaggi, vivi e morti, il primo giorno, mentre Israele rilascerebbe centinaia di detenuti palestinesi accusati di terrorismo e migliaia di altri prigionieri. Inoltre, le forze armate rinuncerebbero alla conquista di Gaza City e rimarrebbero fuori dalla città. Le due parti avvieranno colloqui sulla fine della guerra sotto la supervisione personale di Trump e il cessate il fuoco continuerà finché dureranno i negoziati.
Terror attack in Jerusalem
— Jeronimo (@Jeronim77706053) September 8, 2025
Nearly 20 people were injured from fire shot by two Palestinian terrorists at a public bus stop. The terrorists were eliminated. pic.twitter.com/xzaUe0mwyY