Mercoledì, durante il suo discorso di insediamento a Matignon, il ministro della Difesa uscente, Sébastien Lecornu, si è presentato come un primo ministro di «rottura», assicurando che il suo governo sarà «più creativo» dei precedenti e cambierà metodo sia nella forma che nella sostanza, perché la realtà funesta delle finanze pubbliche francesi richiede misure drastiche. Lecornu ha promesso di dire la verità ai suoi concittadini, anche se questa verità farà male. Ma nel recente passato il neopremier francese non è stato un campione di trasparenza. Secondo quanto rivelato dall'avvocato e intellettuale francese Juan Branco, Lecornu ha infatti mentito sul suo curriculum. Per anni, nelle sue biografie ufficiali, il neo capo di governo indicava di aver conseguito un master in Diritto pubblico presso la prestigiosa Università Paris 2 Panthéon Assas, quando in realtà aveva abbandonato gli studi prima di ottenere il diploma. Nella sua biografia attuale, alla voce Formazione, c'è scritto Études de droit à l'université Paris 2 Panthéon Assas, ossia studi.
Ma fino al 2024, come evidenziato da uno screenshot diffuso su X da Juan Branco e altri account, Lecornu si presentava come “Diplômé d'un master de droit à l'Université Paris 2 Panthéon Assas”, ossia titolare di un master. Libero è andato a controllare sul sito dell'università parigina, e nella pagina dedicata a Lecornu come conferenziere della cattedra “Grands Enjeux Stratégiques Contemporains”, fino a ieri, era ancora menzionato un master di Diritto pubblico e un master in Ricerca amministrazione e politiche pubbliche. Che il nuovo capo dell'esecutivo francese, però, non ha mai ottenuto. Nella pagina Wikipedia di Lecornu, viene dettagliato il suo percorso di studi: istituto privato cattolico Saint-Adjutor di Vernon, diploma di maturità in Economia e scienze sociali e laurea in Giurisprudenza.
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Le agenzie battono la notizia poco prima di mezzogiorno: i titoli di Stato francesi rendono il 3,47%, come quelli italia...Poi, facendo riferimento a un articolo di Les Echos, viene specificato che «ha iniziato un master in Diritto pubblico presso l'Università Paris 2 Panthéon Assas, che non ha completato». Perché allora nelle biografie ufficiali continuava a mentire, definendosi titolare di un bac+5, ossia di un maestro? Forse perché voleva beneficiare della credibilità conferita da tale titolo di studio? «Lecornu ha mentito sul suo cv. Per anni, ha affermato sui siti ufficiali che era titolare di un master in Diritto pubblico all'Università Panthéon Assas. È stata fatta una verifica ed è risultato falso. Ha abbandonato i suoi studi prima di conseguirli», ha scritto su X un utente.
Secondo un sondaggio Toluna-Harris Interactive per Lci, inoltre, solo il 34% dei francesi è soddisfatto della sua nomina a Matignon. Si tratta del peggior risultato mai ottenuto da un primo ministro all'inizio del suo mandato. A titolo di confronto, sono sei punti percentuali in meno rispetto al suo predecessore François Bayrou, e ben diciassette rispetto a Michel Barnier al momento del loro arrivo al governo. Molti francesi rimproverano a Lecornu di essere un “politicard”, ossia di non aver mai avuto un mestiere e di aver sempre fatto politica: militante Ump fin da 16 anni, assistente parlamentare, consigliere ministeriale di Bruno Le Maire, sindaco di Vernon, presidente del consiglio dipartimentale dell'Eure, senatore, più volte ministro e ora primo ministro. Con una fiducia tutta da costruire con i socialisti e gli ecologisti, che già minacciano una mozione di censura. Boris Vallaud, capogruppo del Ps all'Assemblea nazionale, ha dichiarato che i socialisti non parteciperanno al governo Lecornu e lo sfiduceranno se nel piano di bilancio per il 2026, da presentare entro il 15 ottobre, non ci saranno tasse sui grandi patrimoni. Un deputato socialista, in forma anonima, ha riassuntola situazione con questa immagine: «Ora teniamo noi il guinzaglio».