Il rischio di una "intifada globale" non è così remoto per l'ex ministro dell'Interno Marco Minniti, che in un'intervista al Giornale ha commentato la recente dichiarazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui "non ci sarà mai uno Stato palestinese". "Un errore gravissimo. Cancella un pezzo di storia del Medioriente, ed è il pezzo di storia nel quale è nato Israele", ha detto Minniti, che poi ha aggiunto che l'effetto potrebbe essere quello di una intifada globale: "Nei paesi arabi può partire un’onda come nella primavera del 2011. Quelle però erano primavere animate da una speranza. Ora rischia un inverno arabo fatto di rabbia, rabbia e delusione".
E l'intifada globale potrebbe colpire anche l'Europa, secondo l'ex ministro, oggi presidente della Medor Italian Foundation. "Quando l’Isis mise in campo la sfida per il califfato mondiale, una parte fondamentale dei suoi combattenti venivano dall’estero, non dalla Siria", ha spiegato. Per questo, il suo suggerimento è di fare più attenzione al mondo arabo: "Le vicende in quei paesi ci riguardano. Non solo per un empito umanitario, che comunque non va sottovalutato, perché è un sentimento popolare. Ma per ragioni di politica generale".
Marco Minniti zittisce la sinistra sul caso-Almasri: "L'interesse più alto"
Il senso dello Stato. La tutela degli italiani. La sicurezza nazionale, in sostanza. Sul caso Almasri varrebbe probabilm...Infine, sulla decisione dell'Italia di non riconoscere lo Stato della Palestina, Minniti ha detto: "L’ Italia non vuole che gli Stati Uniti si sentano isolati. È comprensibile. Il 26 ci sarà l’incontro tra Trump e Netanyahu. Hamas ha scritto direttamente a Trump. Se l’incontro segnerà un cambio di approccio da parte di Netanyahu, potremmo avere, forse anche prima del 7 ottobre, una tregua e la liberazione degli ostaggi. Sarebbe un sogno per le loro famiglie. Se, invece, neanche Trump 'cambia' Netanyahu, allora anche l’Italia dovrà assumersi le sue responsabilità".