Il direttivo del partito catalanista Junts per Catalunya, presieduto da Carles Puigdemont, riunito oggi a Perpignan, ha deciso all'unanimità di interrompere l'accordo di governo siglato due anni fa a Bruxelles per la fiducia al premier Pedro Sanchez. Lo hanno annunciato fonti di Junts, riprese dai media iberici, fra i quali l'emittente pubblica Tve, al termine della riunione, a cui hanno partecipato una cinquantina di componenti dell'organo di direzione. Le stesse fonti hanno annunciato alle 17 una conferenza stampa di Puigdemont per spiegare le motivazioni e se la decisione sarà sottoposta a referendum dei militanti del partito. Un vero e proprio terremoto in Spagna.
Le minacce di Junts di una possibile rottura non sono nuove, ma assumono una diversa dimensione, dopo che la portavoce al Congresso, Miriam Nogueras, ha affermato la scorsa settimana in Aula che era "arrivato il momento del cambiamento", additando l'esecutivo di Sanchez quale responsabile delle promesse non mantenute, come l'ufficializzazione del catalano in Europa, il trasferimento delle competenze alla Catalogna in materia di immigrazione e l'applicazione della legge di amnistia allo stesso Puigdemont, tuttora colpito da ordine di arresto in Spagna. I 7 deputati di Junts sono decisivi per la fragile maggioranza delle forze nazionaliste basche e catalane che sostiene il governo progressista di coalizione minoritario Psoe-Sumar.
Pedro Sanchez espulso dalla Nato: Spagna, le indiscrezioni
Mentre buona parte del mondo gioisce per l’accordo di pace raggiunto e firmato a Gaza c’è almeno un l...Lo stesso Sanchez ha ribadito che "il governo sta facendo tutto quanto è in suo potere fare". L'eventuale ritiro del sostegno al partito di governo, che ha già avuto difficoltà a ottenere i voti di Junts in Aula, creerebbe non poche incertezze. La maggioranza dei militanti del partito catalanista, infatti, approva la gestione di Sanchez, secondo un recente sondaggio del Cis e preferisce il leader socialista all'alternativa costituita dal leader conservatore del Partito Popular, Alberto Nunez Feijoo, e da quello dell'estrema destra Vox, Santiago Abascal. Ma il rilevamento segnala anche un rapido aumento della forza dell'ultradestra indipendentista Alianca Catalana, a spese di Junts, in Catalogna. L'eventuale rottura di Junts con l'esecutivo progressista segnerebbe una svolta significativa, con possibili conseguenze sulla stabilità parlamentare del governo fino alla fine naturale della legislatura, nel 2027, e senza che sia stata ancora approvato il documento di Bilancio dello Stato.




