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Keir Starmer, tassa gli inglesi ma i suoi ministri evadono

La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves si accorge troppo tardi dei mancati versamenti. I laburisti sono campioni di acrobazie fiscali
di Mauro Zanonvenerdì 31 ottobre 2025
Keir Starmer, tassa gli inglesi ma i suoi ministri evadono

3' di lettura

Non c’è pace per Keir Starmer. A due mesi dal terremoto provocato dalle dimissioni della vice premier Angela Rayner per aver pagato 40mila sterline in meno di tasse sulla seconda casa, il governo laburista britannico è travolto da un nuovo scandaloche vede protagonista, questa volta, la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves. In piena tempesta per la manovra finanziaria lacrime e sangue che dovrà presentare a fine novembre, la ministra delle Finanze di Starmer si è dovuta scusare mercoledì sera per non aver rispettato un obbligo legale relativo all’affitto della sua casa londinese.

Dopo la vittoria del Partito laburista nell’estate del 2024 e la sua nomina a cancelliera dello Scacchiere, Reeves aveva messo in affitto la sua casa di famiglia a Dulwich, nel sud di Londra, per circa 3.200 sterline al mese (3.630 euro). Ma quando l’immobile è stato affittato, non ha ottenuto la “selective licence” richiesta dal Southwark Council per gli immobili affittati in quella specifica zona, che ammonta a 945 sterline (1.070 euro): una licenza obbligatoria, in alcuni quartieri, per tutti i privati che mettono in affitto un immobile. Una semplice dimenticanza o un tentativo di pagare meno tasse? Nella sua lettera di scuse al primo ministro, comunicata ai media nella notte tra mercoledì e giovedì, la Reeves ha parlato di «errore involontario», sottolineando di non essere al corrente dell’obbligatorietà della “selective licence”. «Non appena mi è stato segnalato, ho immediatamente richiesto la licenza», ha dichiarato la cancelliera dello Scacchiere, prima di aggiungere: «Mi scuso sinceramente per questo errore».

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Starmer, ieri, ha confermato la sua “piena fiducia” alla Reeves. Secondo quanto riferito da Downing Street, Reeves ha «agito con urgenza per rimediare all’errore», facendo richiesta della licenza e informando tempestivamente sia il premier sia il consulente indipendente per gli standard ministeriali. Quest’ultimo ha ritenuto che «non è necessaria un’ulteriore indagine». Sollecitato sulle accuse di presunto insabbiamento, per evitare scosse nei mercati, il portavoce del governo britannico ha reagito con queste parole: «Non accetto affatto questa interpretazione».

Per la leader dei Tory, Kemi Badenoch, le scuse della ministra delle Finanze non bastano, soprattutto in un momento in cui vengono chiesti grandi sforzi fiscali ai cittadini, e ha invocato un’«indagine completa» per fare luce sulla dimenticanza. Sebbene Starmer ritenga l’affaire Reeves ormai archiviato, esso va ad aggiungersi a una serie ininterrotta di rivelazioni imbarazzanti per il suo governo. All’inizio di settembre, la sua vice e segretaria per le Politiche abitative Angela Rayner è stata costretta a dimettersi per un’acrobazia fiscale.

A maggio, la regina rossa del Labour, originaria di Stockport, periferia di Manchester, aveva acquistato un appartamento da 800 mila sterline a Hove, elegante località balneare nella contea dell’East Sussex. In apparenza nulla di strano. Peccato che alcune settimane prima dell’acquisto, il suo nome fosse scomparso dai registri catastali dell’altra abitazione di Ashton-under-Lyne, nella contea della Grande Manchester, condivisa con l’ex marito. Una mossa che le aveva permesso di trasformare la nuova casa di Hove da seconda abitazione – tassata più pesantemente – a residenza principale.

Il vantaggio fiscale stimato? Circa 40mila sterline di risparmio sulle tasse di registro (stamp duty), poiché avrebbe pagato circa 30mila sterline anziché 70mila. Sotto pressione per lo scandalo immobiliare, Rayner ha deciso di dimettersi, provocando un maxi rimpasto di governo. Pochi giorni dopo l’uscita di scena di Rayner, Starmer ha dovuto licenziare anche il suo ambasciatore negli Stati Uniti, Peter Mandelson, coinvolto nella vicenda dell’amico Jeffrey Epstein, criminale sessuale americano. Senza contare l’ascesa nei sondaggi del partito sovranista di Nigel Farage, Reform Uk, che lo scorso fine settimana ha cavalcato la polemica legata al clamoroso rilascio per errore di un richiedente asilo etiope arrestato per violenza sessuale. Ricatturato, l’uomo è stato espulso verso l’Etiopia, ma dietro un pagamento di 500 sterline denunciato dall’opposizione. Il caso di Rachel Reeves arriva di certo in un momento delicato, mentre i media britannici continuano a speculare sulle misure impopolari, tra cui un forte aumento delle tasse per i lavoratori, che potrebbero essere annunciate durante la presentazione del bilancio il prossimo 26 novembre.

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