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Eccidio di Kindu, il massacro citato da Mattarella nel discorso di Capodanno: di cosa si tratta

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mercoledì 31 dicembre 2025
Eccidio di Kindu, il massacro citato da Mattarella nel discorso di Capodanno: di cosa si tratta

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L'eccidio di Kindu citato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno al Quirinale, risale all'11 o 12 novembre 1961 a Kindu, in Congo belga, cioè l'odierna Repubblica Democratica del Congo. Vi morirono 13 aviatori militari italiani del contingente dell'ONUC, missione di pace organizzata dalle Nazioni Unite per tentare di ristabilire l'ordine nel Paese durante la crisi del Congo. I militari italiani uccisi facevano parte degli equipaggi dei due C-119 Lyra 5 e Lupo 33, bimotori da trasporto della 46ª Brigata aerea di Pisa.

I due aerei da trasporto dell’Aeronautica Militare italiana atterrarono sulla pista di Kindu carichi di viveri e materiali destinati alla missione delle Nazioni Unite, impegnata a riportare la pace in un Paese lacerato dalla violenza. A bordo 13 aviatori italiani che, giunti a destinazione, furono sopraffatti e trucidati da gruppi ribelli mentre si stavano rifocillando. L’accusa contro di loro era quella di essere mercenari camuffati da aviatori al servizio delle Nazioni Unite. A quegli uomini, simbolo di coraggio, dedizione e umanità, è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, a riconoscimento dell’estremo sacrificio compiuto nell’adempimento del dovere.

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Solo dopo alcuni mesi fu possibile recuperare le loro salme, sepolte clandestinamente, per sottrarle ad ulteriore scempio. L’11 marzo 1962 il rientro a Pisa, nella chiesa di S.Caterina, in attesa della fine della realizzazone del tempio Sacrario, in prossimità dell’ingresso dell’aeroporto di Pisa. Di fronte al Sacrario, all’interno dell’aeroporto, dal 1978 un C119 è posto come “gate guardian”.

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