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Euro 2020, "Inghilterra favorita e vento politico contro l'Italia". Clamorosa accusa a Uefa ed Europa: ci vogliono fregare

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Ci vogliono fregare Euro 2020? L'Europa e la Uefa vogliono veder vincere l'Inghilterra? Il sospetto non viene sollevato nel primo bar sport di provincia all'ennesimo bianchetto mattutino, ma dalla Gazzetta dello Sport, vale a dire il primo quotidiano sportivo d'Italia. Se non una istituzione, poco ci manca. Il caso scoppia dopo la semifinale tra i padroni di casa e la sorpresa Danimarca, vinta dai primi 2-1 ai supplementari, anche grazie a un rigorino molto generoso fischiato alla fine del primo tempo supplementare. Harry Kane se l'è fatto parare dal super Schmeichel, ma ha poi infilato la ribattuta. 

 

 

 

 

 

 

"Peccato - scrive malizioso Stefano Boldrini appunto sulla Gazzetta dello Sport -, perché questa nazionale non ha bisogno di aiutini, ma quello è accaduto in questo mese, con l'Uefa che ha ignorato gli appelli di due governi e il grido di allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità, lascia intendere quale sia l'aria". Il riferimento è alle partite confermate allo stadio di Wembley (tra cui quelle a eliminazione diretta dell'Italia contro Austria, Belgio e Spagna) nonostante il rischio di contagio da coronavirus a causa dell variante Delta che sta ormai spopolando in Gran Bretagna. Lo stesso governo inglese non ha potuto che ammettere il rischio di focolai sugli spalti (il vaccino non dà copertura assoluta sulla variante cosiddetta indiana, super-contagiosa) ma le autorità sportive e politiche europee hanno fatto finta di nulla. 

 

 

 

 

 

 

"Tra l'Inghilterra e un titolo annunciato, in un torneo giocato in casa, c'è ora l'Italia", sottolinea ancora la Gazzetta, secondo cui il ct Roberto Mancini "dovrà invece tenere conto di due cose: della consistenza dell' avversario e del vento politico". Qui si entra in un campo minato, fatto di interessi diplomatici ed economici: "Romanzando su quanto accadde nelle ore del tentato golpe della Superlega - ricorda la Rosea - il premier britannico Boris Johnson è passato alla storia come l'uomo che ha salvato il calcio europeo da pericolosi strappi". Tradotto: la Uefa potrebbe essere tentata di ricompensarne lo sforzo di convincimento fatto con i club che erano tentati di aderire alla Superlega dei ribelli (tra cui il Chelsea e il Manchester City, le due finaliste di Champions League). "Un effetto ricambio sta nella logica delle cose - spiega senza giri di parole Boldrini -: penseremo male e saremo peccatori, ma meglio così che passare per fessi".

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