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Emmanuel Macron contro Mario Draghi: "Bisogna comportarsi da Europei", resa dei conti sul Covid

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Lo scontro in Europa, ora, si radicalizza. Si parla della querelle aperta da Mario Draghi e dal governo italiano, ossia la decisione di sottoporre al test del tampone chi si muove tra le frontiere interne alla Ue, anche se vaccinato. Una misura, ha spiegato il premier, dovuta al fatto che in Italia il quadro epidemiologico è migliore rispetto al resto d'Europa.

I vertici di Bruxelles, a caldo, avevano chiesto spiegazioni. Ma ora, a schierarsi contro Darghi ecco anche Emmanuel Macron, il galletto francese, il quale decide di non seguire l'idea dei test alle frontiere. E prende posizione in modo netto, duro: "Di fronte alle varianti del virus, dobbiamo continuare ad agire da europei", ha twittato il presidente della Repubblica francese.

 

E ancora, Macron ha aggiunto: "Le persone vaccinate non dovranno farsi il tampone per viaggiare fra i paesi membri dell'Unione europea". Insomma, come già avvenuto in passato, Macron si schiera con l'ala più aperturista tra le file del governo e anche tra quelle continentali. Si pensi che in passato la Francia non chiuse i confini neppure durante il primo lockdown. E ancora, è uno dei Paesi che ha tenuto le scuole più aperte rispetto a tutti gli altri. Dietro le parole e le decisioni di Macron, ovviamente, anche la tutela del settore turistico e, si suppone, un calcolo in vista delle prossime presidenziali in Francia.

 

"Penso che quello che dobbiamo guardare sono ovviamente tutti gli indicatori, ma soprattutto la situazione ospedaliera" ha commentato il leader francese nella conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Per inciso, in Francia ora il picco dell'ultima ondata sembra essere passato: la variante Omicron non sembra aver determinato pesanti ripercussioni e in tutto il paese sono circa 2mila i ricoverati in terapia intensiva, cifre che ancora non destano preoccupazione.

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