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Europa allo sbando, il lodo-termostati: il Cremlino si gode il nostro disastro

Mirko Molteni
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Le ricadute del conflitto russo-ucraino si sentiranno il prossimo inverno nelle nostre case, stando alla bozza del piano dell'Unione Europea per la riduzione della domanda di gas, che la Commissione Ue presenterà il 20 luglio, ma i cui contenuti sono stati già anticipati ieri sera.

L'Ue si appresta a chiedere agli Stati membri di ridurre il consumo di gas invitando i governi a dare incentivi per questo obiettivo, attraverso l'uso dei fondi del Repower e del Next Generation Ue. Ciò allo scopo di diminuire il più possibile, la dipendenza dalla Russia, riducendo "di un terzo l'impatto del blocco del metano russo".

 

Il cuore del piano è la diminuzione di un grado della temperatura invernale concessa per legge nelle abitazioni private. Dai canonici 20 gradi si dovrà scendere a 19 gradi, un sacrificio da poco, ma che secondo gli esperti dell'Ue sarebbe sufficiente a far risparmiare innumerevoli metri cubi. E' scritto nella bozza: "Si possono ottenere grandi risparmi utilizzando fonti di calore alternative per il riscaldamento e attraverso campagne di risparmio di gas mirate alle famiglie per l'abbassamento del termostato di un grado, ma anche imponendo, laddove fattibile e applicabile, la riduzione del riscaldamento di edifici pubblici, uffici, edifici commerciali (in particolare grandi edifici) a 19 gradi".

Oltre che sul lato privato, bisognerà agire anche sul versante delle aziende e infatti il piano prevede che l'Ue chieda agli Stati membri di dare incentivi alle aziende virtuose in risparmio energetico, mediante i fondi del Repower e del Next Generation Ue. "L'industria -dice il documento UE - si sta già adattando ai prezzi elevati dell'energia. I prezzi elevati del gas hanno ridotto la domanda di gas nell'Ue del 5% rispetto agli anni precedenti. Il gas è usato come materia prima e fonte di energia da industrie il cui potenziale tecnico e i costi per cambiare combustibile o ridurre i consumi variano da un settore all'altro. Gli strumenti di mercato sono un modo efficace per ottenere le opzioni di riduzione piu' favorevoli. 

 

La Commissione sostiene con forza le migliori pratiche, come l'idea di aste o gare d'appalto per incentivare la riduzione del consumo da parte dei consumatori industriali, consentendo alle industrie di offrire una riduzione del consumo di gas in cambio di una compensazione. Queste aste o gare potrebbero essere organizzate a livello transfrontaliero per massimizzare le possibilità dei grandi clienti transfrontalieri che operano in più Stati membri e per gli Stati membri con minori risorse fiscali". Per un piano transnazionale è fondamentale la condivisione dei dati e perciò la bozza prevede "un meccanismo di coordinamento per consentire alla Commissione e agli Stati membri di rafforzare la loro cooperazione". Stando alla Bozza, il citato gruppo di contatto "consentirà di monitorare l'impatto della riduzione della domanda sui settori critici e sulle catene di valore in tutta l'Ue e di consentire il necessario scambio di informazioni".

Importante sarà anche mantenere un adeguato livello di scorte strategiche, la bozza recita: "Le simulazioni effettuate dall'Entsog (Associazione degli operatori del gas) indicano che la carenza di gas in caso di interruzione totale dalla Russia a partire da luglio porterebbe a un tasso di riempimento degli stock probabilmente inferiore all'obiettivo dell'80% stabilito per novembre dal nuovo regolamento Ue sugli stoccaggi, nonostante i buoni progressi compiuti finora. Le simulazioni suggeriscono che lo stoccaggio potrebbe essere al 65-71%".

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