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Ue, Ciarán Cuffe: "Come cambierò le case", l'Italia trema

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La soluzione dell'Unione europea all'elevato costo della vita e dell'energia è quella di "isolare le case". Proprio così. È questa la tesi esposta da Ciarán Cuffe, relatore nel Parlamento europeo della proposta di direttiva sull’efficienza energetica degli immobili. Al momento della discussione l'europarlamentare ecologista irlandese esorta i paesi "ad affrontare queste crisi contemporaneamente". Il motivo? "Gli edifici sono responsabili di più di un terzo delle emissioni a effetto serra nell'Ue". E il piano di ristrutturazione a suo dire sarebbe perfetto: "Creerebbe posti di lavoro". Il tutto - prosegue nel suo discorso - "con ambiziose norme minime di prestazioni energetiche". Addirittura Cuffe fa sapere di voler "strappare alla povertà energetica milioni di europei, con salvaguardie sociali per proteggere le persone a rischio".

 

 

Parole che scatenano Giorgio Spaziani Testa. Il presidente della Confedilizia su Twitter tuona: "No, non abbiamo bisogno che Lei ci spieghi cosa è bene per noi, obbligandoci a farlo. Quanto alla 'soluzione facile' ai problemi (la coercizione), ricorda un po' quella delle tasse (Maffeo Pantaleoni docet). PS 'Intendo strappare alla povertà energetica milioni di europei'. Oddio".

 

 

D'altronde a sborsare i soldi per "modernizzare" le nostre abitazioni, saranno proprio i cittadini. Il testo di Cuffe fa parte del progetto Fit for 55, con cui l’Unione europea vuole ridurre del 55 per cento entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990. In media, gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36 dell’emissione di gas nocivi. 

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