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Sanchez, "insulti e corruzione. La sconfitta che si merita". Bomba alla vigilia delle europee

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La nuova lettera inviata ieri dal presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ai cittadini è "un insulto" ai giudici, ai media e al popolo spagnolo" con la quale cerca di "coprire la corruzione" del suo esecutivo.

Lo ha affermato il leader del Partito popolare (Pp), Alberto Nunez Feijoo, invitando i cittadini a "mobilitarsi" e a "rispondere" alle urne alle elezioni europee di domenica dopo la "seconda dose di melodramma" di Sanchez abbia "la sconfitta elettorale che si merita".

 

 

 

Il capo dell'opposizione ha replicato in questo modo alla lettera pubblica diffusa del leader socialista in cui descrive le accuse contro la moglie, Begona Gomez, come una "rozza montatura", ribadendo la sua intenzione di continuare alla guida del governo. In un passaggio della missiva, Sanchez ha denunciato inoltre il tentativo di "interferire" nelle elezioni europee del 9 giugno con la decisione del giudice, Juan Carlos Peinado, di convocare sua moglie in Tribunale il 5 luglio in qualità di investigata con le accuse di traffico di influenze e corruzione negli affari.

 

 

 

Secondo Feijoo, il premier ha scritto la sua prima lettera un mese fa (annunciando cinque giorni di riflessione) affinché gli spagnoli non leggessero "le lettere di raccomandazione alle aziende private scritte dalla Moncloa" (sede della presidenza del governo). Il leader del Pp ha indicato che spetta alla moglie di Sanchez "dare le risposte adeguate davanti a un giudice", che dovrà "decidere se c'è stata una condotta punibile o meno". Tuttavia, ha aggiunto che il capo dell'esecutivo "dare urgentemente spiegazioni al popolo spagnolo" e "prendere decisioni serie senza melodrammi". 

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