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Europee, in Olanda inizia il voto. "Forze nazionaliste", primi rumors a urne aperte

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Inizia oggi dall'Olanda la lunga maratona elettorale per le elezioni europee che si concluderanno con il voto di sabato 8 e domenica 9 giugno. E intanto Stefano Bonaccini, presidente del Pd e candidato capolista dei dem nella circoscrizione Nord Est, pensa bene di lanciare un pizzino agli elettori spezzando, in qualche modo, il silenzio sui sondaggi e dintorni.

Sono i Paesi Bassi, come detto, ad aprire per i primi le urne nell'Unione europea, dandoci il via a quattro giorni decisivi per il governo dell'Unione. Gli elettori possono recarsi alle urne dalle 7.30 alle 21 locali. Germania e Francia, le due maggiori potenze economiche del blocco, voteranno invece solo domenica. In Olanda il Partito della Libertà (PVV) del leader di estrema destra Geert Wilders, vincitore a sorpresa delle elezioni di novembre, è in testa nei sondaggi. Sebbene abbia rinunciato al suo impegno di organizzare un referendum vincolante sul Nexit – un’uscita dei Paesi Bassi dall’Ue – il suo manifesto rimane euroscettico. I Paesi Bassi rientrano nella lista dei paesi il cui maggior contingente di eurodeputati dovrebbe provenire da forze nazionaliste, come la Francia, dove Jordan Bardella, capolista del Rassemblement National di Marine Le Pen, è in testa alle urne, o l'Italia, dove la premier Giorgia Meloni e il suo partito Fratelli d'Italia è visto come grande favorito. In totale, 370 milioni di europei sono chiamati alle urne nei 27 Stati membri per eleggere 720 deputati.

In Italia, dal fronte progressista, professa ottimismo Bonaccini. "in un mese ho fatto più di 200 Comuni nelle quattro regioni dello collegio Nord-Est in cui sono candidato. Elly Schlein ha girato ovunque" nel Paese, rivendica il governatore uscente dell'Emilia Romagna  ad Agorà, su Rai 3. "Abbiamo una squadra che è la più forte, nel radicamento sul territorio, nella gestione amministrativa e nel contributo della società civile. Abbiamo fatto la scelta di stare di più tra le persone. Siamo stati troppo al caldo", invece questa volta "siamo andati anche al freddo, sfidando i fischi. Non vuole dire che questo si traduca in voti nelle urne ma sento un clima verso il Pd che è cresciuto". 

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