Libero logo

Ue, retromarcia sullo stop ai motori termici dal 2035: altra vittoria del governo

di
Libero logo
martedì 16 dicembre 2025
Ue, retromarcia sullo stop ai motori termici dal 2035: altra vittoria del governo

2' di lettura

La Commissione europea fa retromarcia sullo stop ai motori endotermici. Dal 2035 in poi, le case automobilistiche dovranno rispettare un obiettivo di riduzione delle emissioni del 90%, mentre il restante 10% delle emissioni dovrà essere compensato attraverso l'utilizzo di acciaio a basse emissioni di carbonio prodotto nell'Unione, oppure da e-fuel e biocarburanti. Ciò consentirà ai veicoli ibridi plug-in (Phev), ai veicoli con range extender, ai Mild Hybrid e ai veicoli con motore a combustione interna di continuare a svolgere un ruolo anche dopo il 2035, oltre ai veicoli completamente elettrici (Ev) ea idrogeno. La Commissione propone inoltre una modifica mirata alle norme sulle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti, con una flessibilità che facilita il rispetto degli obiettivi del 2030. È quanto emerge dal pacchetto automotive presentato dall'Esecutivo europeo. 

Un'altra vittoria incassata da Giorgia Meloni e Matteo Salvini in Europa. Il premier, insieme ad altri cinque leader europei, aveva inviato una lettera a Ursula von der Leyen per chiedere di rivedere lo stop alle auto a combustione dal 2035. "L'Ue abbandoni, una volta per tutte, il dogmatismo ideologico che ha messo in ginocchio interi settori produttivi, senza peraltro apportare benefici tangibili in termini di emissioni globali. È fondamentale applicare pienamente il principio della neutralità tecnologica", il testo della missiva. Salvini, da par suo, è sempre stato in prima linea nella battaglia contro la deadline del 2035.

L'Ue premia Meloni: "Possibile uscita dalla procedura di infrazione in primavera"

Per l'Italia nel 2025 "le previsioni della Commissione europea fissano il deficit al 3% del Pil". Lo ha de...

E ancora: "A nostro avviso, oltre alla futura revisione dell'Ets, del Cbam, degli standard di Co2 per gli autoveicoli pesanti e alla recente proposta relativa all'Ets2, è imperativo che la prossima revisione del regolamento 2019/631 che fissa gli per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri nuovi confermi, anche dopo il 2035, il ruolo dei veicoli elettrici ibridi plug-in (Phev) e della tecnologia delle celle a combustibile e introduca il riconoscimento dei veicoli elettrici con range extender (Erv), nonché di altre tecnologie future che potrebbero contribuire all'obiettivo di riduzione delle emissioni. In particolare, la proposta dovrebbe riconoscere il ruolo dei combustibili a zero emissioni, a basse emissioni di carbonio e rinnovabili nella decarbonizzazione dei trasporti, compresi quelli stradali, classificando anche i biocarburanti (combustibili rinnovabili) come "combustibili a emissioni zero", come previsto dal considerando 11 del regolamento 2023/851, anche prima del 2035”.

Auto e green, la lettera di Giorgia Meloni ai vertici Ue: "Abbandonare il dogmatismo ideologico"

Giorgia Meloni, insieme ad altri cinque leader europei, alza il tiro e ponte direttamente ai vertici dell’Unione e...