«È in gioco la libertà», ha dichiarato allarmata Susanna Camusso. Secondo la capa del sindacato rosso, a minacciare il principio base su cui si fonda ogni democrazia sarebbe il progetto di modifica dello statuto dei lavoratori annunciato dal governo. «Renzi ha in mente la Thatcher», ha rincarato la segretaria della Cgil, quasi che alla leader inglese recentemente scomparsa non si debba il rilancio economico della Gran Bretagna ma il suo affossamento. Sulla falsariga della pasionaria di Corso Italia anche altri esponenti della sinistra: non solo Stefano Fassina, per il quale mettersi di traverso di fronte a qualsiasi piano del presidente del Consiglio è diventato quasi un obbligo, ma anche Pier Luigi Bersani, il quale, risorto dopo il malore che lo colpì mesi fa, ha preannunciato che se si andrà allo scontro con il governo lui starà dalla parte dei lavoratori, ossia contro il segretario del suo partito. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro