Corona lettera a Signorini: "Mi hanno ridotto la pena di 4 anni. Quando esco mi riprendo tutto"

di simone cerronidomenica 16 marzo 2014
Corona lettera a Signorini: "Mi hanno ridotto la pena di 4 anni. Quando esco mi riprendo tutto"
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Fabrizio Corona è ritornato a parlare e, in una lettera indirizzata al direttore del settimanale Chi, Alfonso Signorini, fa sapere che il Gip di Milano si è pronunciato sulla riduzione della pena da 13 anni e 2 mesi, a 9 anni. Corona ha anche parole di speranza, lui non chiederà una pena alternativa, nonostante i termini per presentarla, ma ha deciso di continuare la sua permanenza in carcere promettendo: “un giorno uscirò e mi riprenderò ciò che ho capito di volere veramente”. La lettera - "Ciao direttore - si legge nella missiva - sono passati quasi 14 mesi dal giorno del mio arresto, precisamente 410 giorni, e tante cose sono successe, tante cose sono cambiate, ma una in particolare mi è rimasta in mente e mi ha dato, e mi dà ancora, la forza di andare avanti". Sono le parole di uno dei suoi due avvocati, Gianluca Maris, a dare la forza a Corona."Fabrizio qualsiasi cosa accada resta sempre te stesso, non cambiare mai e soprattutto ricordati sempre che alla fine ciò che è giusto vince". Il carcere come crescita - "Affronto i compiti che ho davanti e li porto a compimento uno a uno. Concentro l'attenzione su ogni singolo passo, ma al tempo stesso cerco di avere una visione globale e di guardare lontano. C'è sempre un limite e una linea d'ombra da superare per conoscere se stessi, e spesso per farlo bisogna passare da una disfatta. Per me la disfatta è stato il carcere", scrive ancora Corona. Poi aggiunge: "Ma è anche vero che il carcere mi ha fatto bene, mi ha reso un altro, mi ha fatto superare tutte le mie ossessioni. Sono finalmente riuscito a fermarmi, pensare, riflettere e capire. Oggi ho capito, e quando un giorno uscirò mi riprenderò tutto, ma solo quello che ho capito di volere veramente e per cui vale la pena vivere". Il percorso - Corona non ha fretta di uscire dal carcere, convinto che "la libertà dovrà arrivare quando avrò finito il mio percorso di uomo nuovo, quando potrò essere veramente felice, riuscire a godere delle piccole cose della vita, vivere di amore senza compromessi e doppi fini, essere vero, essere me stesso, costruire per creare e lasciare il segno, non avere più sensi di colpa, guardarmi allo specchio ed essere orgoglioso di me".  

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