Il suo primo libro si intitolava "Ho sposato un deficiente" e il secondo "Meglio vedove che male accompagnate". L'autrice è Carla Signoris, attrice in teatro e in tv. Nella vita privata, invece, fa la moglie di Maurizio Crozza (sarà lui il "deficiente"?). I due si conoscono da quando avevano 16 anni, sono sposati da ventidue e hanno due figli. E siccome non c'è due senza tre, la "signora Crozza" ha da poco sfornato il terzo volume che si intitola "E Penelope si arrabbiò" nel quale racconta i tradimenti di una coppia di lungo corso. Intervistata da Vanity Fair, sul tema appare a dir poco disincantata: "Superata una certa età, tutti siamo stati almeno una volta traditi e almeno una volta traditori. Fa male a tutte le età, un male da bestia, però quello che con gli anni si capisce è che a questi dolori si può sopravvivere e andare avanti". Però, aggiunge, "il tradimento è una specie di auto-doping. Scatena una reazione chimica, mette in circolo endorfine, fa sentire vivi, sia che tu tradisca sia che tu sia tradito. Passato il dolore, anni dopo, si può persino provare una sorta di perversa nostalgia per certi momenti così intensi". Il che, racconta sempre a Vanity, non le impedisce di essere gelosa: "Molto. Ma lo è anche Mauri. A fasi alterne, uno dei due lo è di più". Ora lo è lei, di più: "Mauri registra la trasmissione a Milano. Io vengo spesso da Genova (dove si trova l'abitazione di famiglia, ndr) a Milano per stare con lui, e perché lo studio è pieno di ballerine. Mi siedo in platea, assisto e mi diverto molto. E, intanto, marco il territorio".