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Ecco tutte le donne del Pd che "impazzano" in tv

di Ignazio Stagnodomenica 14 aprile 2013
2' di lettura

Belle, giovani e...democratiche. La Rosy Bindi in tv non paga più. Il Pd l'ha capito e ora si rifà il look. Così in questa nuova legislatura le apparizioni sul piccolo schermo delle Finocchiaro, delle Melandri, o delle rottamate dalle parlamentarie sono colate a picco. L'imperativo è spazio a i giovani. Bersaniani ovviamente. Se donne meglio. Eppure quando il Pdl mandava in tv la Brambilla, la Carfagna e ora ad esempio la Comi, a sinistra tutti a storcere il naso. Salvo poi vedere la Carfagna fare il ministro, ed anche bene e portare in porto la legge sulla doppia preferenza di genere applaudita anche dalle donne di sinistra. Ora Bersani è alla frutta e ha dato ad esempio adAlessandra Moretti il monopolio delle ospitate.  Lei è a Ballarò una puntata sì e l'altra pure. Sa già muovere tra le stanze del partito e si lascia sedurre tra un'ospitata e un'altra dal vento che cambia direzione spesso in largo del Nazareno. Lei, lanciata da Bersani e portavoce dello stesso segretario l'ha scricato subito con un: "Se servisse davvero Bersani dovrebbe fare un passo indietro". Ama tantissimo le apparizioni a LineaNotte sul Tg3 e nel dibattito di seconda serata si fa intervistare anche con maglioni da chalet in collegamento dalla sua Torino con un informalità che a volte fa pensare che lei sotto sotto sia una renziana. Simona Bonafè ha invece un debole per La7. Da Formigli a Piazza Pulita è di casa e anche a "Z" diGad Lerner è di famiglia. Alessia Mosca invece preferisce Rai due e L'Ultima Parola. Maria Elena Boschi invece si divide tra La7 e Agorà. Anche lei ha un volto seducente come quello della Moretti e fa parte a pieno titolo del nuovo piano mediatico del Pd. Un piano sottoscritto anche da Paola De Micheli che è specializzata proprio nell'essere ospite mattutina alla corte di Andrea Vianello sempre ad Agorà. E pensare che un tempo facevi zapping e trovavi la Bindi che sbraitava a Porta a Porta e la Finocchiaro che con l'accento catanese duellava con Sacconi a Ballarò. Ora invece il Pd è come dice Grillo un "Pdmenoelle" anche in tv. E le critiche alle "belle" del centrodestra sono solo un ricordo. (I.S.)a