Conclave, si rafforza l'ipotesi di un Papa ciellino

Nelle cene "preconclave" i cardinali europei stanno studiando la strategia per far eleggere Angelo Scola. L'altro preferito è Pedro Scherer
di Nicoletta Orlandi Postidomenica 10 marzo 2013
Pedro Scherer e Angelo Scola

Pedro Scherer e Angelo Scola

2' di lettura

Sarà martedì 12 marzo il giorno d'inizio del Conclave per proclamare il nuovo Papa. E' un'indiscrezione, giunta dall'Ansa, e confermata poco dopo dalla Sala Stampa vaticana, che come ricordato in mattinata da Padre Federico Lombardi avrebbe dovuto dare l'annuncio solo alle 19 di venerdì sera. Una prima "fuga di notizie" per il Conclave più "militarizzato" e mediaticamente blindato di sempre, sulla scia di scandalo Vatileaks e corvi vari. Non proprio il migliore degli auspici. E la colpa di chi è? Dello staff del cardinale americano Sean Patrick O'Malley, che su Twitter anticipa la notizia, con tanto retweet dello stesso porporato... Per tutti i retroscena, le  indiscrezioni e il  toto-papabili  leggi il  dossier di Libero Conclave 2013   Tutto pronto - Con l’arrivo in Vaticano dell’ultimo cardinale elettore, il vietnamita Pham Minh Man, è al completo il collegio dei 115 cardinali chiamati a scegliere il successore di Benedetto XVI Il Conclave si annuncia, comunque, non breve. Secondo indiscrezioni, del Fatto on line durante le cene preconclave (quelle dove si tessono le strategie) starebbe prendendo consistenza la convergenza di voti verso Angelo Scola che entra in conclave con il peso delle due diocesi cardinalizie italiane più importanti, Milano e Venezia. Per Scola si starebbero muovendo il decano del Collegio Cardinalizio Angelo Sodano e l’ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana Camillo Ruini, due wojtyliani di ferro. Con loro è schierato anche lo storico segretario del Papa polacco, l’Arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz, che al nuovo Papa chiederà una sola cosa: la rapida canonizzazione di Giovanni Paolo II. Scola potrebbe raccogliere inoltre moltissimi voti nel campo europeo a iniziare da quello dell’Arcivescovo di Vienna ed ex alunno del professore Ratzinger Christoph Schönborn che potrebbe rivelarsi il vero grande elettore dell’Arcivescovo di Milano. Gli altri papabili - Ma come scrive Franco Bechis su Libero in edicola venerdì 8 marzo  oltre a Scola sono sostanziamente altri due i papabili: da una parte il riformatore Timothy Dolan, un cappuccino molto rigido sull'etica della Chiesa: "è stato fondamentale nella battaglia contro la pedofilia che aveva infestato la chiesa americana e in particolare la diocesi di Boston. Piacerebbe moltissimo ai cattolici  e ha numerosi fan sul web come se fosse un cardinale grillino". L'altro papabile è Pedro Scherer, il candidato terzomondista. Lui è brasiliano ma ha tratti europei perché di origini tedesche. Per anni è stato il braccio destro di Claudio Hummes uno degli altri prelati che negli anni Settanta seguirono  la "teologia della liberazione" un movimento sconfessato dal Vaticano che tendeva a usare il messaggio cristiano per l'emancipazione sociale e politica dei popoli latinoamericani,