Azealia Banks è sempre più la Balotelli dell'industria musicale

domenica 26 maggio 2013
Azealia Banks è sempre più la Balotelli dell'industria musicale
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Roma, 22 mag. (Adnkronos) - Ormai su twitter più di un follower l'ha ribattezza "la Balotelli dell'industria musicale" ("Azealia Banks is like the female Balotelli of the music industry", scrivono fan dell'una e dell'altro). E in effetti alcune analogie tra la stravagante e irascibile rapper di Harlem Azealia Banks e superMario ci sono. Lei ha totalizzato oltre 50 milioni di viewer con i suoi video su YouTube, migliaia e migliaia di post su twitter molto aggressivi, spesso virati all'insulto, e non si è risparmiata una lite a distanza con gli stilisti Dolce&Gabbana, accusati di inneggiare all'America schiavista con l'ultima collezione primavera-estate. Lui, dopo aver minacciato di lasciare il campo ai prossimi insulti razzisti che dovessero arrivare dagli spalti è da una settimana su Twitter ed ha già totalizzato 600.000 follower e 138 tweet postati. Una media di venti al giorno. E non si fa scrupolo a rispondere per le rime a chi lo insulta o lo stuzzica. Azealia di follower ne ha poco più della metà di Mario ma ha già cinguettato oltre 14.000 volte, con tweet infarciti di parolacce, tanto da essere stata soprannominata 'il terrore di Twitter'. Ed ora sembra voler fare marcia indietro con messaggi in cui si ripromette di essere meno aggressiva e in cui sottolinea di essere spinta sempre da buone intenzioni. Apparentemente i due si ignorano, ma Azealia ha suonato per la prima volta in Italia il 13 maggio scorso all'Alcatraz di Milano, preceduta dal lancio a metà aprile del suo ultimo singolo 'Young Rapunxed che ha raggiunto nel giro poche ore due milioni di viewer. Il 13 maggio Mario non c'era al concerto ma c'è chi in ambienti milanesi giura che i due si tengono d'occhio, apprezzando l'uno la schiettezza e l'impulsività dell'altra, nonché le intemerate antirazziste. A Milano infatti Azealia è arrivata, preceduta anche da una polemica al calor bianco con due degli stilisti italiani più famosi. "I vestiti di quella fottuta collezione sarebbero stati carini anche senza indossare quegli orecchini raffiguranti le Black Mamies dell'America schiavista", aveva attaccato Azealia criticando la collezione di Dolce&Gabbana. I quali avevano reagito sbigottiti: "Ma veramente noi volevamo solo evocare le nostre radici sicule usando, appunto, immagini dei primi coloni africani in Sicilia..." Non meno famosa è rimasta l'invettiva a suon di cinguettii insultanti contro l'effeminatezza di Perez Hilton, il gossip blogger più famoso d'America, gay dichiarato da tempo, colpevole di averla accusata, sempre via Twitter, di presenzialismo asfissiante sui social network. Un apparente autogol che ha scatenato contro Banks l'influentissima Glaad (Gay & lesbian alliance against defamation). In sua difesa però è sceso in campo Gawker.com, il sito gossipparo più influente di Manhattan: "Quando la progressista Madonna usa le stesse parole nessuno si scandalizza". E se la sua fama di ragazza difficile non è migliorata, le vendite dei suoi singoli (l'album di debutto 'Broke With Expensive Taste' è in uscita a breve) sono però schizzate in alto. Tanto che qualcuno dice che dietro la sua iperattività su Twitter altro non ci sia che un'abile politica di auto-marketing. La stessa forse che da una settimana vede Balotelli iperattivo sul social network con proposte, accuse e risposte che fanno discutere e dividono.