(Adnkronos) - "Il catasto online- sottolinea la soprintendente- e' uno strumento che ha vari livelli di accesso e di consultazione perche' ci possono essere dati sensibili, piu' complessi o scientificamente connotati, che possono essere letti soltanto dagli esperti. Il progetto ha comunque una forma di trasparenza con una ricaduta sulle attivita' di conservazione del territorio. In questo senso e' la risposta informatica ad un'esigenza di comprensione e utilizzo razionale e corretto del territorio". A livello di progettazione il Sitar e' costato 300mila euro e fino ad ora ha informatizzato 100mila documenti. "A distanza di oltre un secolo dalla 'Forma Urbis Romae' compilata da Rodolfo Lanciani - aggiunge Barbera- che mise in relazione la pianta della citta' novecentesca con la forma urbis marmorea severiana, grazie ai documenti allora disponibili- arriviamo ad aggiornare quella grande opera, coniugando esaustivita' e facilita' di consultazione". Il Sitar, che entra a far parte della rete della ricerca italiana Garr-X, ha raccolto una mole consistente di dati grazie al lavoro di dieci giovani archeologi. Il nuovo progetto della Soprintendenza capitolina, al centro oggi e domani a Palazzo Massimo del convegno 'Il Sitar nella Rete della Ricerca italiana. Verso la conoscenza archeologica condivisa', propone anche la 'Carta dei vincoli archeologici', che e' gia' in rete: un servizio, rivolto soprattutto ai notai, che potranno accertarsi se un terreno e' vincolato o meno.