(Adnkronos) - I lavori in mostra gettano luce sul suo processo creativo, intrisi come sono di una spontaneita' e una liberta' in cui e' possibile intravedere, oltre a molte delle sue figure o immagini ricorrenti, alcune delle grandi intuizioni formali e costruttive delle sue opere architettoniche piu' conosciute. Le Corbusier usa il disegno per raccontare la vita di ogni giorno, il suo mondo privato, le sue passioni e i suoi interessi: la natura, le donne, gli oggetti di uso quotidiano e i suoi viaggi. Il disegno diviene una sorta di rifugio dalla frenesia della sua attivita' ufficiale e lo coltivera' costantemente per tutta la vita. Nella seconda meta' degli anni Quaranta l'opera pittorica e grafica di Le Corbusier vedra' un cambiamento radicale, abbandonando lo studio del segno e della forma per identificarsi in una soluzione del tutto personale, attraverso un immaginario di figure che diventera' sempre piu' riconoscibile e individuabile, tanto da dare vita ad un vero e proprio stile. Disegni di "mani" e "tori" sono ricorrenti in questo periodo ed entrambi sono fortemente carichi di antichi valori simbolici riconducibili ad un passato collettivo ancestrale. Tutte le opere esposte sono gentilmente concesse dalla Locher Modern Art GMBH di Zurigo e certificate da Naima e Jean-Paul Jornod, autori del Catalogue raisonne' de l'oeuvre peint di Le Corbusier. La mostra si concludera' il 25 agosto.