Mps, Grilli: "Controlli spettavano a Bankitalia". Ma Napolitano la difende: "Massima fiducia"

Il rischio crac della banca scatena la polemica. In Borsa titolo a picco: persi 600 milioni in tre giorni
di Giulio Bucchidomenica 27 gennaio 2013
Mps, Grilli: "Controlli spettavano a Bankitalia". Ma Napolitano la difende: "Massima fiducia"
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  Il caso Mps esplode in faccia al governo. E agli imbarazzi del premier Monti e quelli ancora più gravi del segretario Pd Pierluigi Bersani, si aggiunge ora il botta e risposta a distanza tra Quirinale ed esecutivo. Nel primo pomeriggio il ministro dell'Economia Vittorio Grilli ha tuonato: "I controlli non li abbiamo fatti noi. Bankitalia è l'autorità che può dare informazioni e chiarimenti". Il ministro ha poi sottolineato che "da questo governo nessuna risorsa pubblica è affluita a Monte dei Paschi. Per farlo - ha precisato - dovrà esserci un'esplicita richiesta, e quindi l'approvazione dell'assemblea di Mps e le necessarie autorizzazioni". Una doppia manvora, quella di viale XX Settembre, per salvare la faccia di Palazzo Chigi (la questione dei Monti bonds è ancora lì sul tavolo, checché ne dica Grilli) e scaricare un po' di magagne su Palazzo Koch. Napolitano: "Fiducia in Bankitalia" - La difesa d'ufficio di Bankitalia arriva direttamente da Giorgio napolitano, che da Torino replica idealmente a Grilli: "Mi pare che sia una questione abbastanza grave - ha detto il presidente della Repubblica. Se ne sta occupando la Banca d'Italia. Non sono mai stato un esperto in banche, ma ho piena fiducia nell'operato della Banca d'Italia".  Monti: "Riferiremo in Parlamento" - Una polemica che rischia di diventare fin da ora una slavina, soprattutto in tempi delicati come quelli della campagna elettorale. E infatti il premier è praticamente costretto a metterci una toppa: "Siamo pronti a riferire in Parlamento - ha detto Monti da Davos -, ma niente strumentalizzazioni. Il collegamento con l'Imu? Sono fantasie elettorali". E su Bankitalia il professore è lapidario: "Sui controlli nessun fallimento". Palazzo Affari: Mps a picco - In attesa che emergano eventuali responsabilità, resta il verdetto di Piazza Affari, anche oggi pesantissimo: Mps ha perso l'8,19% e ogni sua azione ora vale 23 centesimi. In tre giorni, da quando è scoppiato lo scandalo. il Monte dei Paschi ha perso 600 milioni di capitalizzazione. Che, euro più euro meno, è l'ammontare delle manovre "sporche" messe a segno con le operazioni Alexandria e Santorini.