Napoli, 27 set. - (Adnkronos) - "I pazienti ammalati di sclerosi multipla operati di insufficienza venosa cerebro-spinale cronica hanno mostrato miglioramenti sintomatologici dopo l'intervento: abbiamo casi in cui la vescica torna a funzionare normalmente, la deambulazione e la vista migliorano, la stanchezza quasi sempre diminuisce o scompare, cosi' come i disturbi sessuali. I risultati della terapia sono molto incoraggianti, benche' non curi la sclerosi multipla e i pazienti non devono interrompere le cure farmacologiche". Lo ha detto il dottor Ciro Gargano, presidente dell'Osservatorio nazionale sulla Sclerosi Multipla e Ccsvi, nel corso della tavola rotonda "Sclerosi multipla, la Ccsvi puo' migliorare la qualita' della vita degli ammalati" che si e' svolta oggi alla Confcommercio di Napoli. "I malati di sclerosi hanno spesso un restringimento delle giugulari e di una vena del torace che si chiama azygos; e questa stenosi pare legata alla sclerosi a placche, peggiorandone i sintomi e l'evoluzione. Se le vene del collo e del torace che fanno defluire il sangue dal cervello al cuore sono ristrette - ha spiegato Gargano -, il sangue ristagna nell'area celebrale. 'Liberare' con un intervento di angioplastica le vene potrebbe ridurre o eliminare gran parte dei sintomi della sclerosi multipla, una malattia che, per ora, non ha cause accertate ne' una cura risolutiva". "L'obiettivo dell'Osservatorio - ha evidenziato Dino Franco Vitale, direttore scientifico dell'Osservatorio, cardiologo e docente di bio statistica - e' di raccogliere i dati dai centri di radiologia interventistica pubblici e privati. Questi dati verranno analizzati e messi a disposizione di tutti gli studiosi interessati nell'analisi della Sclerosi Multipla, della Insufficienza Venosa Cerebro Spinale Cronica ma soprattutto, interessati al miglioramento della qualita' di vita di questi pazienti". "La nascita dell'osservatorio - ha sottolineato Maria Ipri, segretario nazionale dell'Associazione di ammalati sclerosimultipla.com - e' un importante passo in avanti nella battaglia per il diritto all'informazione giusta e d'avanguardia, lotta che i malati di SM si trovano a dover affrontare prima ancora di quella per il diritto alla cura. Abbiamo la fortuna che sia un italiano, il prof. Paolo Zamboni, ad aver portato alla ribalta questa metodica e di avere medici validi come Ciro Gargano con una vasta esperienza maturata nello specifico settore, per cui finalmente l'Osservatorio potra' dare omogeneita' e risalto a tutte le informazioni che abbiamo disponibili ma che finora non sono ancora state catalogate e valutate in maniera omogenea". (segue)