Roma, 16 feb. (Adnkronos) - Non solo la passione per il belcanto, ma anche quella per la fotografia nella vita di Luca Canonici, celebre tenore che da qualche anno si dedica alla foto d'architettura. Nella mostra dal titolo 'Il volto e il cuore di Montevarchi' (Atrio d'Onore del Palazzo della Provincia di Arezzo, da oggi al 3 marzo prossimo), il poliedrico artista racconta attraverso le immagini, in un viaggio nostalgico e autobiografico, la citta' natale del tenore. "Montevarchi e' la testimonianza di un architettura in stile liberty e de'co -spiega Roberto Vasai, Presidente della Provincia di Arezzo- e attraverso questa mostra scopriamo degli scorci dimenticati della nostra provincia, che evidenziano tutta la sua bellezza con un sapiente gioco di chiaroscuri dosati dagli attenti scatti". Canonici, appassionato da sempre d'arte, ha avuto la sua massima espressione come tenore calcando i palchi di alcuni dei piu' grandi e celebri teatri del mondo, come il Teatro dell'Opera di Roma dove debutto' nel 'Rigoletto', e ancora Teatro alla Scala di Milano, Covent Garden di Londra, Wiener Staatsoper, Opernhaus di Zurigo, Bayerische Staatsoper di Monaco, Teatro Real di Madrid, Salzburg Festival, Ope'ra National de Paris, Teatro la Fenice di Venezia, Concertgebouw di Amsterdam, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. La ribalta televisiva e' arrivata a Sanremo nel 2010, per la sessantesima edizione del Festival della canzone italiana cantando 'Italia amore mio' insieme al Principe Emanuele Filiberto di Savoia e a Pupo, e conquistando il secondo posto. "Si puo' dire che in nessun altro tipo di fotografia come in quella di architettura - afferma il fotoreporter Paolo Pagni, commentando la mostra- si realizza quel procedimento non di mera rappresentazione ma di utilizzo della realta' da parte del fotografo per esprimere il suo particolare messaggio, procedimento che e' alla base della valenza artistica della fotografia in genere. Il lavoro fotografico di Luca Canonici esprime pienamente questo concetto di una realta' plasmata secondo il sentimento dell'autore e utilizzata come mezzo espressivo. La citta' viene rappresentata per scorci, per particolari, per frammenti di edifici noti che servono efficacemente a mantenere una contestualizzazione residua, e tutto cio' utilizzando tecniche di ripresa, di costruzione dell'inquadratura, di scelta della luce perfette". La mostra sara' aperta al pubblico con orari dal martedi' al venerdi' dalle 17.00 alle 19.00 ed il sabato e domenica dalle ore 10.00/12.00 e 17.00/19.00.