(Adnkronos) - Prato ha una tradizione secolare di raccolta degli abiti usati e della rigenerazione del tessuto per fini economici prima che ambientali ed e' stato non a caso il primo distretto in Italia ad organizzare la raccolta degli indumenti. Nel 2012 Asm ha raccolto in tutto 126.839 kg di vestiti, sia attraverso il conferimento nei cassonetti bianchi per la raccolta stradale, sia attraverso la raccolta porta a porta che avviene stagionalmente. Il dato procapite e' di mezzo kg per abitante. Nel 2011 i kg raccolti a Prato sono stati 123.726, nel 2010 114.304, nel 2009 118.251 e 122.325 nel 2008. Un dato in crescita, ma in realta' per una citta' come Prato siamo molto al di sotto della media, soprattutto se si pensa che in Germania e' di circa 7 kg (in Italia circa 2 kg per abitante). Questo culturalmente dipende anche dal fatto che il vestito usato non e' concepito come un rifiuto, come hanno spiegato il presidente di Conau Amerini e la vicepresidente Bolin: il potenziale di sviluppo nel breve periodo sarebbe invece tra i 4 e i 5 kg con un piu' capillare sistema di raccolta (cassonetti ogni 1.000/1.500 abitanti con svuotamenti a cadenza settimanale) e una maggiore frequenza, che impedisca che i vestiti che non servono piu' rimangano per stagioni e anni negli armadi. "Riteniamo l'accordo molto interessante - ha detto il vicesindaco Borchi - perche' rappresenterebbe un canale in piu' per la raccolta degli indumenti usati da far pervenire come materia di riciclo alle tante aziende che a Prato si occupano di cardato e rigenerato. Aumentando la quantita' diminuirebbero i costi della materia". (segue)



