Facci: per suicidarsi meglio la Svizzera del Pd, è meno doloroso

Un parlamentare piddino oggi ha 3 modi per togliersi la vita: andare in Svizzera, restare al governo, andare al voto. Una persona normale, invece...
di Giulio Bucchidomenica 14 luglio 2013
Filippo Facci visto dal nostro Vasinca

Filippo Facci visto dal nostro Vasinca

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Un parlamentare piddino, oggi, ha tre modi di suicidarsi: 1) andare in Svizzera; 2) restare al governo; 3) andare al voto. Una persona normale, invece, ha due modi per suicidarsi: 1) andare in Svizzera; 2) addentrarsi nella selva correntizia del Partito democratico. Nel caso scelga quest’ultima opzione - la più dolorosa - dovrà anzitutto inventariare le posizioni dei bersaniani, veltroniani, dalemiani, renziani, giovani turchi, prodiani, bindiani, lettiani e franceschiniani, più gli anarchici. I temi, solo ieri, erano: a) far risultare, una tantum, che esiste un segretario del Partito; b) non far passare Renzi come un’oppositore del governo Letta, cioè come un anti-berlusconiano di sinistra che lucri sui compromessi delle larghe intese; c) impedire che Renzi prenda per esempio le distanze dalla sospensiva dei lavori parlamentari o appaia in sintonia coi Cinque Stelle sulla rinuncia del finanziamento ai partiti e ancora sull’anti-berlusconismo; d) gestire il fatto che la celeberrima «base» del Pd intanto è praticamente in rivolta e, in caso di condanna di Berlusconi, invocherebbe la caduta del governo come solo Renzi è accusato di auspicare; e) in questo casino, continuare a far passare Renzi - che di fatto abbraccia tutte le perplessità anti-berlusconiane della sinistra del Partito - come un quasi-berlusconiano di destra. di Filippo Facci