Roma, 14 ott. (Adnkronos) - "In Italia si mangiano ancora migliaia di gatti". La denuncia arriva dall'Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) che segnala come, l'ultimo dato relativo al 2011 parla di circa 6.000 gatti mangiati in Italia, "e non solo per effetto della crisi", sottolinea con l'Adnkronos Lorenzo Croce, presidente dell'Associazione. "Le segnalazione che ci arrivano fanno capire che il fenomeno, pur essendo in diminuzione rispetto a qualche anno fa, comunque rimane allarmante - continua Croce- e soprattutto, quel che è peggio, che si tratta di un'abitudine legata non alla necessità ma alla tradizione culturale di alcune zone d'Italia del centro nord, soprattutto nell'est della Lombardia, in Emilia Romagna e nell'ovest del Veneto". Se a questi numeri vanno aggiunti anche i "60.000 gatti ogni anno uccisi per realizzare capi di pelliccia - prosegue il presidente - e lo sterminio di quelli neri solo perchè di quel colore, associati alla sfortuna, allora possiamo parlare di una situazione davvero preoccupante". Come affrontare la situazione? "Noi dell'Aidaa cerchiamo di intervenire, quando riusciamo a 'beccare' i protagonisti di questo reato con la denuncia penale che prevede fino a due anni di carcere. Il problema è che per la maggior parte dei casi, il reato non è dimostrabile". L'unico rimedio, secondo Lorenzo Croce, "incrementare la "cultura del rispetto degli animali. Solo così si riuscirà a superare il problema".