Grasso da Formigli: "Quando ha visto Travaglio mia moglie è sbiancata"

Il presidente del Senato: "Servizio Pubblico mi ha ricordato il clima d'odio che c'era ai tempi del maxi processo"
di Ignazio Stagnodomenica 31 marzo 2013
Grasso da Formigli: "Quando ha visto Travaglio mia moglie è sbiancata"
3' di lettura

Pietro Grasso regola i conti da solo. All'atteso duello nell'arena di Piazza Pulita su La7, sotto gli occhi di Corrado Formigli, il presidente del Senato non ha il suo sfidante. Marco Travaglio rifiuta l'invito. Formigli prima di cominciare la sua intervista con Pietro Grasso punzecchia subito il giornalista del Fatto: "Ho invitato qui in questa trasmissione Marco Travaglio e il presidente Pietro Grasso. Il presidente del Senato la mattina dopo ha accettato, il collega non ha accettato. Ora parliamo di cose serie". Sistemato Travaglio, comincia l'intervista. Nell'aria c'è poca tensione. La linfa del duello ormai è perduta. Formigli però ripropone lo scontro mandando in onda la registrazione dello scontro telefonico a Servizio Pubblico di giovedì scorso. Travaglio mi ha macchiato- Rivedendo le immagini Grasso ascolta in silenzio e poi afferma: "Io penso che una persona che ha la coscienza pulita cosa può temere? Il confronto non mi fa paura. Io quando mi sono insiedato al Senato ho detto di volere una casta trasparente, ma il mio ruolo istituzionale è stato sporcato da queste parole, quelle di Travaglio". L'informazione deve assumere caratteristiche diverse". Mia moglie ha paura -  Ma il presidente del Senato è stato scosso da quelle accuse. A tal punto da essere preoccupato anche per la sua famiglia: "Sono arrivato a casa e ho visto mia moglie agitata davanti alla tv non poteva parlare. Una cosa analoga è accaduta quando mio figlio era in pericolo ai tempi del maxi processo. Mi minacciarono dicendo a mia moglie che la vita del bambino era in pericolo. Quel suo volto sconvolto è stato per me il segnale che in tv stava succedendo qualcosa di grave. Quella di Travaglio è un informazione che sporca e basta. Io sono disposto alle critiche sui fatti e sui comportamenti. Ma quando si fanno battute senza senso come da anni ti suonano i violini e poi applauso fragoroso dello studio di Servizio Pubblico, quelle non sono critiche sono offese".   Caso Dell'Utri - Formigli però vuole anche capire l'etica del "magistrato Grasso". Così a bruciapelo gli chiede: "Presidente la condanna di Dell'Utri a sette anni è una vittoria anche per lei?". "Non penso che una condanna sia una vittoria. E' la gratificazione del lavoro dei magistrati. Le indagini sono inziate 19 anni fa. E' un quadro drammatico. E' stata raggiunta un'altra tappa nel percorso processuale. L'arresto richiesto per Dell'Utri è una notizia infondata. Mi meraviglia il fatto che l'ordine d'arresto per pericolo di fuga venga rivelato dallA stampa prima che venga materialmente predisposto il provvedimento". Mafia-politica -  Poi Formigli chiede a Grasso se in Italia si può indagare sulla mafia senza toccare la politica. Su questo punto il presidente del Senato ha le idee chiare: "In Italia non si può indagare sulla mafia senza imbattersi nella politica. Il problema è come si affontano le indagini. Le accuse di Travaglio messe una dietro l'altra sono senza basi di verità". Ma il processo mediatico a Grasso va avanti. Formigli riporta le accuse di Travaglio. Il giornalista del Fatto aveva puntato il dito contro l'allora procuratore Grasso per non aver firmato l'Appello per il processo a Giulio Andreotti. Anche qui Grasso è tranquillo e afferma: "Io nel processo Andreotti  ero stato ascoltato come testimone. Se avessi firmato l'Appello non avrei potuto essere chiamato come testimone nel processo di secondo grado. E' una prassi normale". Dovevo morire? - Infine dopo aver ripercorso gli ultimi vent'anni di lotta alla mafia Grasso si lascia ad un commento amaro: "Falcone mi diceva 'forse bisogna morire per farsi apprezzare?' Dovevo morire anch'io? Travaglio non può prendere pezzi o episodi per raccontare ciò che vuole lui". Grasso ha affrontato il confronto. Travaglio è rimasto a casa a vedere "gli ultimi due episodi di Homeland". Si sa quando c'è aria di duello Travaglio resta fermo. C'ha provato con Berlusconi ed ha perso sonoramente. Stavolta nemmeno è entrato in scena. Forse proprio a lui non piacciono critiche e dissenso.