Catanzaro, 27 mar. - (Adnkronos) - Praticavano usura al tasso del 120 per cento gli arrestati nell'operazione 'Black Money 2' eseguita questa mattina congiuntamente dalla squadra mobile di Catanzaro, dai carabinieri del Ros e dal Gico della Guardia di finanza di Catanzaro e Trieste. Gli episodi di usura riguardano imprenditori del catanzarese e del vibonese. L'indagine ha consentito di accertare che le somme date a prestito usurario costituivano il reinvestimento di capitali riconducibili a esponenti di spicco della famiglia Mancuso di Limbadi, in particolare di Giovanni Mancuso di 72 anni. In un caso gli indagati sono arrivati alla minaccia della vittima con armi per la restituzione del denaro. E' stato inoltre accertato che Antonio Mancuso, di 75 anni, provvedeva a gestire gli interessi della cosca anche quando era ristretto ai domiciliari. I poliziotti della della squadra mobile oggi hanno arrestato inoltre Orazio Cicerone di 40 anni, Fabio Costantino (35), Giuseppe Costantino (43), Giovanni D'Aloi (43) ritenuto il braccio armato dei fratelli Antonio e Giovanni Mancuso, Damian Zbgniew Fialek (polacco di 35 anni), Antonio Pantano (55), Francesco Tavella (44), Antonino Castagna (52) imprenditore nel settore siderurgico, Gaetano Muscia (48 anni, ritenuto il braccio operativo della cosca Mancso). Risulta irreperibile Mario De Rito, di 38 anni.



