Forli': societa' immobiliari fantasma e bancarotta fraudolenta, 13 denunce

domenica 9 giugno 2013
Forli': societa' immobiliari fantasma e bancarotta fraudolenta, 13 denunce
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Forli', 4 giu. - (Adnkronos) - La Guardia di Finanza di Forli' ha concluso una complessa indagine nei confronti di un'associazione per delinquere composta da imprenditori immobiliari della zona e noti professionisti della citta' di Forli' che, attraverso societa' 'fantasma', avevano procurato mancati pagamenti per svariati milioni di euro. Le indagini dirette dal procuratore della Repubblica di Forli', Sergio Sottani, e dal sostituto procuratore Filippo Santangelo, sono durate piu' di due anni ed hanno avuto inizio dalle investigazioni per appropriazione indebita aggravata a carico di un famoso geometra forlivese, A.C. di 56 anni, al quale faceva capo una societa' in accomandita semplice operante nel settore immobiliare di cui la Procura della Repubblica ha chiesto il fallimento. Da qui le indagini si sono estese alle altre societa' immobiliari che avevano avuto rapporti con la fallita, analizzando le compravendite immobiliari degli ultimi 10 anni. E' emerso, cosi', un ben congegnato meccanismo illecito: l'organizzazione, composta da 13 tra imprenditori e professionisti, tutti sostanzialmente riconducibili a 3 nuclei familiari, aveva costituito una serie di societa' immobiliari (13 di Forli', 1 di Cesena e 1 di San Marino) con lo scopo di 'gonfiare' i prezzi di mercato di alcuni immobili di loro proprieta' attraverso simulate compravendite immobiliari tra le varie societa', al fine di ottenere cospicui finanziamenti da istituti di credito ed evadere il fisco. Nello specifico, era stato creato un circuito societario in cui gli indagati dei 3 nuclei familiari (il geometra A.C. di anni 56, M.B. di 55 anni, un ex commercialista radiato dall'albo, G.R. di 70 anni, di professione imprenditore immobiliare) creavano nuove societa' intestate a prestanomi da destinare al fallimento, mentre gli immobili venivano ceduti alle societa' gestite direttamente. Una volta che le societa' finte acquirenti degli immobili arrivavano al dissesto perche' indebitate verso le banche, per il finanziamento ottenuto, e verso i propri fornitori, tra i quali anche le societa' dell'organizzazione cui non era stato pagato il prezzo dell'immobile ceduto, venivano messe in liquidazione senza restituire i finanziamenti bancari accesi e senza versare le imposte all'erario. Tale meccanismo veniva ripetuto ciclicamente attraverso la creazione di sempre nuove societa' destinate esclusivamente a tali illeciti scopi. (segue)