Milano, 18 apr. (Adnkronos) - Dopo la fumata nera per l'elezione del Capo dello Stato alla prima votazione e in attesa della seconda tornata delle 15 "per i mercati sarebbe positivo se i partiti riuscissero ad accordarsi almeno nella terza votazione (ovvero ancora quella coi 2/3 dei deputati/senatori)". A sostenerlo e' Filippo A. Diodovich, market strategist di IgMarkets secondo il quale "gia' la quarta votazione con la maggioranza assoluta invierebbe un segnale debole sui mercati". "Appena prima dello scrutinio - sottolinea Diodovich - il Ftse Mib aveva evidenziato un importante movimento rialzista che l'aveva portato dai 15.480 punti ai 15.640 punti circa, proprio grazie alle scommesse degli investitori sulla nomina di Marini come nuovo presidente della Repubblica alla prima votazione. Tale balzo era proprio legato all'ottimismo dei trader sulle conseguenze positive che avrebbe portato l'intesa Bersani-Berlusconi sulla nomina del presidente anche sullo stallo istituzionale (possibile formazione nella prossima settimana di un Governissimo)". "Con il procedere dello scrutinio e l'aumento delle possibilita' che Marini non potesse ottenere i voti necessari - prosegue Diodovich - sul Ftse Mib sono aumentate le vendite portando l'indice al di sotto dei 15.550. Ora i riflettori - osserva infine - sono puntati sulla seconda votazione alle 15. Ma difficilmente si riuscira' a trovare un accordo dell'ultimo minuto".



