Roma, 18 apr. (Adnkronos) - Una detenuta italiana, ristretta nel carcere di Castrovillari e in attesa di giudizio ha tentato il suicidio nel pomeriggio di oggi. E' stata soccorsa dal pronto intervento del personale di polizia penitenziaria e sottoposta alle cure del caso presso il locale nosocomio. Lo riferisce Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe. "Ancora una volta il personale di Polizia penitenziaria, anche libero dal servizio - sottolinea Durante - si e' distinto sia per la tempestivita' del primo intervento che per il successivo ricovero in ospedale. L'Istituto penitenziario di Castrovillari ospitava al 31 marzo scorso - ricorda - 270 detenuti di cui 37 donne a fronte di una capienza regolamentare di 146 posti. I condannati erano 167, mentre gli imputati 103. L'organico del personale di polizia penitenziaria e' inadeguato e risalente al 2001, quando presso la struttura calabrese non vi era presente neanche il reparto femminile", denuncia. E ancora: "la carenza di personale obbliga a turnazioni di servizio di otto ore anziche' delle sei previste, il locale nucleo operativo, come tutto il reparto e' soggetto ad un consistente carico di lavoro con un parco macchine e risorse economiche inadeguate". "Lo scorso anno nelle carceri della Calabria si sono registrati 13 atti di autolesionismo a Reggio Calabria, 8 a Rossano, 10 a Paola, 5 a Locri , 3 a Palmi, 11 a Cosenza, 7 a Castrovillari, 8 a Catanzaro, 1 a Vibo Valentia e Crotone e Lamezia. Venti i tentativi di suicidio sventati dalla polizia penitenziaria (4 a Reggio Calabria, 2 a Rossano, Paola e Castrovillari, 3 a Cosenza, 5 a Catanzaro e 1 a Palmi e Lamezia Terme), 3 i suicidi (2 a Catanzaro ed 1 a Vibo Valentia) e 3 i decessi per cause naturali", conclude.




