(Adnkronos) - "Salvatore Biondino aveva detto a Ferrante che dovevano uccidere Salvo Lima perche' si dovevano pulire i piedi - racconta il pentito Ferrante in un italiano forbito - All'agguato partecipammo io, Salvatore Biondo, Simone Scalici, Francesco Onorato e Giovanni D'Angelo. A dirci l'ubicazione della casa di Lima e il tipo di auto che il politico aveva, era stato Salvatore Biondino, era una Mercedes di colore amaranto. Poi si scopri' che era stato il figlio di Lima a guidarla, quindi si perse del tempo per questo motivo. E' lui a raccontare che una settimana prima della strage di via D'Amelio, fece con altri boss delle "simulazioni dell'attentato. "Partecipai alle fasi organizzative delle stragi di Capaci e via D'Amelio - spiega in videocollegamento il collaboratore di giustizia rispondendo alle domande dei pm Antonino Di Matteo e Francesco Del Bene - Ricordo che facemmo le simulazioni la per strage via D'Amelio, in localita' Case Ferreri, in zona viale Regione Siciliana, non so se il 10-15 giorni prima del 19 luglio. Erano prove di 'funzionamento'". Al termine della deposizione del pentito Giovan Battista Ferrante e' stato rinviato al prossimo 21 novembre il processo per la trattativa tra Stato e mafia per ascoltare il pentito Antonino Giuffre', che sara' sentito anche il 22 novembre.
