Roma, 28 set. - (Adnkronos) - Il filmato integrale, registrato dalle telecamere di sorveglianza all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania (Salerno), che racconta i tre giorni trascorsi li' prima di morire dal maestro elementare Franco Mastrogiovanni e' stato mostrato per la prima volta in esclusiva dall'Espresso, in collaborazione con l'associazione "A buon diritto" di Luigi Manconi e con l'accordo dei familiari di Mastrogiovanni. Il 31 luglio 2009 il maestro elementare Franco Mastrogiovanni, ricostruisce il settimanale, viene ricoverato al Centro di salute mentale dell'ospedal per un trattamento sanitario obbligatorio (Tso): "secondo i vigili urbani di Pollica, la sera prima Mastrogiovanni ha invaso con la sua auto la zona pedonale del Comune cimentano, provocando feriti e incidenti. Non e' vero ma basta a scatenare una caccia all'uomo che si concludera' il giorno dopo, quando il maestro sara' bloccato nel campeggio dove sta trascorrendo le vacanze e portato all'ospedale San Luca. Sebbene non sia violento e anzi collabori con il personale del reparto psichiatrico, una volta ricoverato, viene sedato pesantemente e, mentre dorme, legato al letto. Sara' liberato 82 ore dopo, da morto. Per tre giorni e mezzo, stara' a digiuno, non potra' bere, ne' sara' visitato dai medici. I suoi parenti saranno tenuti fuori dal reparto e sulla cartella clinica, il diario di bordo del malato, non sara' annotato che il paziente era in stato di contenzione". "Dopo tre anni - dice Manconi - la famiglia di Mastrogiovanni ha deciso, con grandezza civile, che il suo dolore intimo diventi pubblico affinche' la crocifissione del loro congiunto non si ripeta". (segue)



