Nuoro, 11 lug. - (Adnkronos) - Stavano andando a compiere un omicidio Pietro Farina, 37 anni, disoccupato e Roberto Congiu, 44 anni, operaio, entrambi pregiudicati nuoresi arrestati dalla squadra mobile di Nuoro nel tardo pomeriggio di giovedi' scorso perche' trovati con un revolver P38 Smith&Wesson special, caricato con 6 colpi. "L'arma in ottimo stato di conservazione, sembra sia stata acquistata di recente e ha la matricola completamente abrasa", aveva comunicato la questura nuorese venerdi' pomeriggio, ma in effetti l'arresto dei due pregiudicati e' stata una operazione di 'rottura', cosi' definita in gergo tecnico, per evitare l'omicidio. Su chi fosse la vittima designata, per ragioni di riserbo, la mobile nuorese, coordinata da Fabrizio Mustaro, mantiene il piu' stretto riserbo. Ma dietro l'arresto di Farina e Congiu c'e' un'indagine per traffico d'armi: un mese fa infatti i poliziotti si accorgono che una ex guardia giurata nuorese di 42 anni, ora ai domiciliari, prima delle revoca della licenza prefettizia, ha acquistato in diverse armerie di Olbia, Nuoro e Oristano ben 7 pistole di grosso calibro e circa 400 cartucce. Pistole acquistate per circa 500 euro e rivendute a somme oscillanti tra i 1500 e i 2000 euro, due di queste, sembra, a Farina. Una di queste sembra sia quella trovata venerdi' scorso addosso a Congiu, la P38 Smith&Wesson special, con 6 colpi con la matricola abrasa. Nel corso della perquisizione domiciliare in casa di Congiu la mobile ha trovato anche 145 cartucce, calibro 38, 7.65 e 357 'magnum', la maggior parte delle quali a palla blindata e a palla tronco conica, dalla potenza micidiale. Ma manca la seconda arma, la pistola che puo' sparare le 'magnum'. (segue)