Roberto Calderoli e Marco Reguzzoni nella bufera. Si allarga lo scandalo sui conti della Lega e arriva fino al senatore e all'ex capogruppo alla Camera. Secondo gli atti sequestrati dai carabinieri del Noe di Roma, il partito avrebbe usato i soldi delle proprie casse per pagare l'affitto di una abitazione romana di Calderoli, 2.200 euro al mese per un appartamento al Gianicolo. Nelle carte delle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria (le prime ad indagare sul Carroccio) il nome di Calderoli, triumviro dopo le dimissioni di Bossi, era già emerso a proposito dei primi documenti sul tesoro del partito gestito dall'ex tesoriere Belsito a uso e consumo della famiglia di Umberto Bossi e dei fedelissimi del Senatùr, tra cui Rosi Mauro. Giallo Reguzzoni - E contro un altro leader molto vicino a Bossi e nemico giurato di Roberto Maroni, Reguzzoni, punta il dito il deputato leghista Gianluaca Pini: "Quando scopro che il mio ex capogruppo ha speso in un anno 90mila euro con la carta di credito del gruppo qualcuno mi deve giustificare come cavolo son stati spesi - ha incalzato a Omnibus, su La7 -. La certificazione del bilancio non va ad analizzare ogni singola pezza giustificativa. Il problema vero è dare una risposta seria a quello che si è evidenziato come un malcostume diffusissimo. Che non è solo sul finanziamento pubblico legato ai rimborsi elettorali: è e lo sottolineo anche sull'utilizzo che ne fanno i gruppi parlamentari". Io infangato - La risposta di Calderoli è piuttosto piccata: "Siamo all’incredibile. Si viene infangati per aver fatto il proprio dovere, per aver lavorato e tanto! E tutto questo senza aver mai preso un euro di stipendio, per aver lavorato sette giorni su sette, tutte le settimane dell’anno!". "Mi si infanga - spiega in una nota - per aver avuto in dotazione da parte del movimento una casa-ufficio dal costo di 2200 euro al mese, quando io ne verso mensilmente 3000 di euro alla Lega Nord". Lavoro sempre - Calderoli respinge le accuse e replica: "Da 10 anni svolgo l’incarico di Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, incarico che mi ha portato a lavorare quasi sette giorni alla settimana, tutte le settimane dell’anno, feste, sabati e domeniche compresi, con una media di quasi 100mila km l’anno, girando in lungo e in largo su tutto il territorio nazionale. Per questo mio lavoro non ho mai percepito un’indennità e per anni il movimento mi ha soltanto riconosciuto un rimborso per le spese sostenute, rimborso che è stato costantemente e totalmente devoluto al movimento stesso" La casa è il mio ufficio - Il senatore della Lega spiega anche quale sia la modalità d'uso dell'appartamento."Da un anno e mezzo la Lega Nord - ricorda Calderoli - ha sottoscritto un contratto di affitto per un appartamento a Roma che è stato dato in uso a me, come mia residenza e mio ufficio dove poter incontrare, anche riservatamente, i vertici del movimento e delle altre forze politiche. Buona parte dei decreti delegati del Federalismo fiscale sono stati studiati e partoriti in quella sede".