Torino, 14 nov.-(Adnkronos)- E' stato di 6,4 mld di euro il valore aggiunto generato dal sistema produttivo culturale piemontese nel 2011, pari al 5,8% del totale dell'economia e questo si riflette anche sul fronte occupazionale: gli occupati del settore culturale , dal 2007 al 2011 sono, infatti, cresciuti del 3,8% medio annuo, a fronte di un tasso di crescita dello 0,1% realizzato a livello complessivo. A rilevarlo e' il 1° report sull'impatto economico della cultura in Piemonte realizzato da Unioncamere Piemonte, Camera di commercio di Torino, Finpiemonte e Compagnia di San Paolo. Nella regione il sistema occupa circa 119mila unita', pari al 5,9% dell'occupazione locale e all'8,6% di quella assorbita dal complesso delle industrie culturali a livello nazionale. Nel dettaglio dei quattro macro-settori di attivita' in cui si articola il sistema produttivo culturale (industrie creative, industrie culturali, performing arts e arti visive e patrimonio storico-artistico), sono le industrie creative e quelle culturali a contribuire in misura piu' rilevante alla creazione del prodotto e dell'occupazione del sistema culturale piemontese. Le quote si attestano rispettivamente al 46,3% e 49,0% per il valore aggiunto e al 49,4% e 44,8% per l'occupazione. Tra le province e' Torino a contribuire in maggior misura alla creazione di ricchezza ed occupazione del sistema produttivo culturale locale (56,1% di valore aggiunto; 58,6% di occupazione). Seguono Cuneo (14,4%; 13,3%), Alessandria (9,1%; 8,7%) e Novara (8,2%; 7,4%). Esaminando, poi, la capacita' del sistema culturale di incidere sull'economia delle singole regioni, il Piemonte occupa la quinta posizione, dopo Lazio, Marche, Veneto e Lombardia mentre in riferimento agli occupati nell'industria culturale e' settimo, preceduto da Veneto, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Toscana e Lombardia. (segue)