Foibe, la Cassazione: i partigiani non c'entrano

Non ci sono prove di un loro coinvolgimento. Il 10 febbraio black out del web per il giorno del ricordo
di Albina Perrisabato 23 gennaio 2010
Foibe, la Cassazione: i partigiani non c'entrano
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I partigiani del Friuli non furono coinvolti nell'affare delle foibe. O almeno non ci sono le prove. Quindi quel che scrivono gli autori del libro 'Genocidio' - Mario Pirina e la moglie Anna Maria D'Antonio - sul loro coinvolgimento nella deportazione e nella scomparsa nelle foibe di civili italiani, costituisce diffamazione. I  partigiani che combatterono contro i nazifascisti nelle valli friulane del Natisone insieme alle forze jugoslave del maresciallo Tito tra il 1943 e il 1945 sono dunque "innocenti". Casa Pound  ha promosso un’ora di 'black out' e 24 ore di  lutto su centinaia di siti internet, blog e forum per dire che “la  verità non può essere infoibata”  Lo sottolinea la Cassazione - sentenza 706 della Prima sezione civile - confermando la condanna al risarcimento dei danni da diffamazione a carico di Pirina (ex esponente del Fuan ed ex militante della Lega Nord poi passato a Forza Italia) e della moglie che, ora, dovranno risarcire tre partigiani indicati nel libro, pubblicato nel 1995 anche con fondi erogati dalla Regione Friuli, come deportatori e/o collaborazionisti. In particolare, la Cassazione ha respinto il ricorso di Pirina e della D'Antonio confermando, in quanto «del tutto congrua e niente affatto contraddittoria», la sentenza emessa nel gennaio del 2004 dalla Corte di Appello di Trieste. La sentenza arriva a un mese dalla giornata del ricordo, il 10 febbraio. Per quel giorno Casa Pound  ha promosso un’ora di 'black out' e 24 ore di  lutto su centinaia di siti internet, blog e forum per dire che “la  verità non può essere infoibata”. La manifestazione virtuale, arrivata alla terza edizione e  organizzata dall’Associazione di  Promozione Sociale CasaPound Italia, è in collaborazione con Novopress  Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera nella 'Giornata del Ricordo  dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati'. “Manifesta con noi, dai voce alla tua volontà di ricordare”, si  legge sulle locandine che hanno letteralmente invaso il web: “Mercoledì 10 febbraio 2010 alle ore 11 centinaia di siti internet,  blog e forum corredati di Tricolore osserveranno un’ora di silenzio  nel rispetto dei connazionali caduti per mano degli assassini titini e manterranno il lutto per le ventiquattr'ore successive”.