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MALATTIE CRONACHE: SVOLTA EUROPEA SU RIDUZIONE DEL RISCHIO E TABACCO

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Svolta a livello europeo sule malattie croniche non trasmissibili, le cosiddette NCD ( dall'inglese "Non-Communicable Diseases"), patologie a lungo termine che si sviluppano nel tempo: sono generalmente causate da fattori di rischio come l'età, la genetica, lo stile di vita e l'ambiente

Ieri, il Parlamento Europeo ha votato a favore del rapporto (non vincolante) sulle malattie non trasmissibili (NCD) durante la sessione plenaria di Strasburgo. La formulazione della relazione riflette un maggiore sostegno del Parlamento europeo al concetto di riduzione del danno e fa eco alla decisione del BECA sulle questioni legate al tabacco.

Tra i punti cardine di questa relazione spiccano: il sostegno alla riduzione del danno e alla condivisione di best practice fra gli Stati membri, il riconoscimento di una politica basata sull'evidenza, e nell’ambito del fumo, la valutazione dei rischi relativi dell'uso di sigarette elettroniche, prodotti del tabacco riscaldati e altri nuovi prodotti del tabacco, rispetto ad altri prodotti del tabacco, oltre al riconoscimento della sigaretta elettronica come via d'uscita dal fumo.

La decisione si potrebbe interpretare come un messaggio alla Commissione europea: il Parlamento si aspetta che il principio della riduzione del danno venga preso in considerazione nella revisione della prossima direttiva (la TPD) che regola gli aspetti riguardanti pubblicità e presentazione dei prodotti contenenti nicotina (sigarette, tabacco riscaldato e sigarette elettroniche).

Gli eurodeputati hanno infatti invitato la Commissione a prestare attenzione alla posizione assunta dal Parlamento nella formulazione di future proposte legislative sul tabacco.

Da tempo, il mondo scientifico internazionale chiede che venga tenuto conto dell’impatto dei cosiddetti prodotti alternativi: le sigarette elettroniche, i prodotti a base di tabacco riscaldato e le bustine di tabacco per uso orale (nei paesi che ne consentono l'utilizzo) hanno un impatto sanitario notevolmente inferiore rispetto alle canoniche sigarette e vengono usati anche in terapie per smettere di fumare.

Secondo dati recenti forniti dall’Istituto Bruno Leoni, grazie a politiche fiscali ad hoc e ai prodotti a rischio ridotto, in Svezia c’è stato un crollo dei fumatori dal 25% al 5%; calo registrato anche nel Regno Unito e in Giappone per lo stesso motivo. La nazione scandinava è stato il primo paese a qualificarsi come "smoke-free society" (porzione di fumatori inferiore al 5 per cento, soglia che probabilmente verrà superata quest'anno) mentre nel Regno Unito si stima che ogni anno tra i 50 e i 70 mila fumatori abbandonino il tabacco per la sigaretta elettronica.

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