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Con Gabriele Muccino...sempre ! “FINO ALLA FINE”. Dal 31 ottobre al cinema con 01

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Annamria Piacentini
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Il film è stato presentato alla Festa del cinema capitolino nella sezione Grand Pubblic. Non mi interessano i commenti al vetriolo che qualcuno ha scritto, ognuno di noi fa le sue scelte, almeno quando vuole andare al cinema. Purtroppo, l'Italia ha la memoria corta e di Gabriele Muccino forse non ricorda quanto cinema originale e pieno di passione ci ha regalato. Al suo tredicesimo film, ci riprova con “Fino alla fine”, dove mette in scena, il coraggio, l'amicizia e sceglie di valorizzare le donne, con un thriller adrenalinico che può insegnare ad aprire gli occhi sulla realtà della vita. La protagonista si chiama Sophie (Elena Kampouris)  è una ventenne americana in vacanza a Palermo con la sorella. Nelle ultime 24 ore, prima del ritorno in California, ha voglia di fuggire, di fare uno strappo alla regola. L'incontro con un gruppo di ragazzi che si tuffano nelle limpide acque dell'isola, liberi come l'aria che respirano, la fanno riflettere sulla sua vita senza emozioni. Sono tutti giovani, belli, un po' irresponsabili, ma pieni di gioia. L'amicizia tra loro nasce subito, e Sophie si sente pronta per vivere un'avventura che le farà diventare donna. Ma dovrà  anche varcare  quel labile confine che divide la vita dalla morte. Ce ne parla il regista.

 

Muccino, questa volta la protagonista è una donna.

 

“Penso di aver fatto un buon film. Funziona, sono sereno. Sì, questa volta racconto Sophie, una ragazza che vuole vivere, fino in fondo. Fino alla fine. Potrebbe fermare quel “treno in corsa”, ma non lo fa, è pronta a morire per salvare ed amare il suo ragazzo. Pochi film riescono a raccontare le donne così forti. Conoscerla, mi ha avvicinato allo sguardo femminile, concretizzando quanto le donne sono decisamente avanti rispetto agli uomini. Farò altri film con protagoniste femminili”.

 

Al pubblico piacerà...

“Quale sarà la reazione della gente, non posso dirlo. Quando fai qualcosa ti metti sempre nella condizione di essere giudicato. E' un thriller, ma hanno dimenticato che il thriller c'era anche ne L'ultimo bacio.  L'importante è che le persone capiscano che il film non è solo rivolto ai giovani, ma a tutto il pubblico”

 

Ci sono persone che giudicano, ma non sanno nulla di cinema.

“Ciò che temevo già da adolescente, era proprio il giudizio,  perchè ero un po' balbuziente. E' sempre lo stesso schema, lo stesso meccanismo.”

 

Altri che non valgono quanto lei...

 

“Sono i flm che mi hanno salvato la vita, raccontano il mio modo di stare al mondo. Facevo i film e quando ho pensato che era arrivato il momento di dare una svolta, l'ho fatta. Ma cambio declinazione, non rotta.”.

 

Una scelta?

 

“Ogni volta che facciamo una scelta non sapremo mai cosa sarebbe accaduto se avessimo cambiato idea. Le scelte piccole possono condizionare, ma tutto ciò che ci ha formato resta.”

 

Muccino, c'è qualcosa che non rifarebbe?

  

“Ho pensato  che essere in un mare in cui navigavo troppo comodamente, non mi andava più. Mi sta piacendo giocare con i sentimenti...ho già scritto due film”.

  

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