A poco più di un anno dalla nascita di BF Ghana si è tenuta, ad aprile scorso (2025), la visita del Ministro dell’Agricoltura ghanese Eric Opoku e l’ambasciatrice italiana in Ghana Laura Ranalli, che insieme a Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BFI nella farm di BF Ghana.
Nel gennaio del 2024 B.F. S.p.A. aveva comunicato che la sua controllata BF International aveva avviato la partnership societaria con Musahamat Farms Limited (“MUSAHAMAT”), società di diritto ghanese attiva nel settore agricolo e, tra l’altro, nella coltivazione e piantagione di banane.
Era nata così la società BF GHANA LIMITED (“BF GHANA”), società controllata da BFI in partnership con la società ghanaese Musahamat.
In seguito alla visita del Ministro e dell’Ambasciatrice e vista la reciproca soddisfazione per lo stato dell’arte dei primi interventi e le importanti potenzialità del progetto, la concessione governativa è stata estesa a una superficie di 10000 ettari. I circa nuovi 3000 ettari saranno identificati nell’area sita nella regione del fiume Volta, località di Aveyme Battor, area dove è già presente il primo nucleo realizzato della Model Farm di BF Ghana.
Il piano industriale 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BF GHANA, prevede la coltivazione e produzione di mais, soia, grano, riso, pomodoro, destinati al mercato interno, e una quota di produzione di banane dedicate al mercato estero.
I primi interventi eseguiti in questi 15 mesi sono stati la realizzazione delle strutture fondamentali per le attività della farm, l’attivazione delle infrastrutture alla base delle produzioni agricole attuali (ad esempio quelle riferite alla ripresa di una produzione delle banane) e l’avvio di quelle propedeutiche per le future attività agricole.
Ad oggi la società ghanese occupa direttamente circa 100 dipendenti.
I prossimi investimenti saranno dedicati al proseguo della realizzazione della model farm, la creazione della piattaforma agricola che coinvolgerà gli agricoltori locali, la realizzazione di moderni sistemi di irrigazione, la creazione di una filiera zootecnica e la realizzazione, in parallelo lo sviluppo di un’offerta formativa sia per i dipendenti della model farm sia per la professionalizzazione dei futuri tecnici agrari delle comunità di riferimento.
Ricordiamo che il progetto non è guidato da una logica commodities export, ma gli obiettivi degli investimenti in Ghana da BFI sono:
* aumentare l'autosufficienza nella produzione di cereali e colture foraggere;
* garantire la sicurezza alimentare del Paese;
* migliorare le opportunità di impiego per la forza lavoro nazionale nel settore agricolo;
* aumentare gli investimenti nel settore agricolo;
* supportare la filiera locale;
* promuovere la stabilità della popolazione attraverso politiche abitative in ambito agricolo.
Il progetto rientra nell’iniziativa italiana di cooperazione internazionale in partenariato paritario pubblico-privato nella cornice Piano Mattei per l’Africa, e in particolare nell’Azione per il Rafforzamento degli Ecosistemi Agro-alimentari in Africa (AREA) – co-finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), con CIHEAM Bari come knowledge partner ed ente esecutore della componente pubblica, e da BFI come parte privata.