Dentro la grotta di Monte Cucco studiosi e amministratori per discutere dei piccoli comuni

martedì 26 agosto 2025
Dentro la grotta di Monte Cucco studiosi e amministratori  per discutere dei piccoli comuni

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Discutete di aree interne e di piccoli comuni in una semplice sala convegni, con catering e collegamento internet? No. La provocazione del Comune di Costacciaro (Perugia) e dell’Università degli Studi della Tuscia, in collaborazione con docenti di altri Atenei incluso quello perugino, è quella di farlo dove l’uomo ha iniziato la sua vita in comunità ossia in una grotta. Anche se mai abitata, quella del Monte Cucco è una grotta carsica di grande bellezza che ospiterà un convegno dove si ragionerà sul destino delle piccole comunità di cui è ricca l’Italia e ricchissimo il centro Italia e l’Appennino. Su iniziativa di un gruppo di professori universitari, oltre che della Tuscia e di Perugia anche del Salento e della Pegaso, è stato organizzato un convengo per discutere del futuro delle piccole comunità e dei borghi all’interno di una grotta. Lo scenario è quella di Monte Cucco, straordinario esempio di natura che regala luoghi incredibile, visitata ormai da oltre 4.000 persone l’anno grazie all’attività del Comune di Costacciaro, dell’Università degli Uomini originari e della Associazione di Guide TraMontana guidata da Raffaele Capponi che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento.

“Abbiamo scelto la Grotta anche in modo simbolico per dire che non vogliamo tornare a vivere nelle grotte” annunciano gli amministratori dell’Appennino umbro-marchigiano e in particolare il Sindaco di Costacciaro, piccolo comune umbro al confine con le Marche e attaccato a Gubbio. “In questi anni l’attenzione alle aree interne non è stata all’altezza delle esigenze. Abbiamo bisogno di servizi per la comunità per invertire in modo stabile la crisi demografica che vede le nostre comunità in deficit demografico e sempre più costituite da persone anziane che chiedono servizi specifici” dice Andrea Capponi, Sindaco di Costacciaro.

“Il nostro territorio deve attrarre anche giovani che possono trasferirsi da noi, in case raggiunte dalla rete internet e con una elevata qualità della vita, per passarci una parte della propria vita, non solo le vacanze. Già in questi mesi molti cittadini di altri paesi, pensionati inglesi, lavoratori non umbri e turisti veneziani hanno comprato casa: è un bel riconoscimento ma occorre altro ancora. Vorremmo che sia lo Stato che la Regioni rafforzino questo trend aiutandoci a dare servizi, ad esempio il trasporto pubblico che deve poter collegare noi anche via ferrovia in modo rapido Ancona, Perugia a Roma, oggi meglio connesse con le infrastrutture viarie su gomma rispetto al passato. Ma non basta. Le persone devono poter decidere di passare un po' del proprio tempo e lavorare qui, in questi posti incantevoli e pieni di natura” conclude Il Sindaco. “Oggi la tecnologia si pensi alla sanità, rende molte servizi più accessibili in questi territori” dice Alessandro Sterpa, i cui nonni materni vivevano in quel territorio, professore di diritto costituzionale impegnato da anni sui temi dell’autonomia territoriale. All’incontro ci saranno Eliana Augusti (Uni Salento) che studia le migrazioni e che, partendo anche da alcune vicende umbre, ragionerà sull’immigrazione come fattore di impatto sui territori, Enrico Maria Mosconi (Uni Tuscia), espero di logistica, Paolo Bonini che si è occupato della natura giuridica dei borghi.