Il Testo Unico sulla legislazione farmaceutica aggiornerà le regole e semplificherà i processi, rendendo il sistema più trasparente e competitivo”, ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. “La salute è un bene da difendere, un diritto da promuovere”, ha dichiarato Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna e coordinatrice del gruppo. A Palazzo Wedekind, durante l’incontro programmato per far conoscere e incrementare le innovazioni terapeutiche messe in atto per gli italiani dal Governo, il punto fermo è stato la riforma e il riordino della legislazione farmaceutica approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 settembre. Presente Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute, che ha sottolineato le varie sfide del progetto: “Vorrei ricordare come il Governo Meloni abbia incrementato gli investimenti nella spesa sanitaria pubblica, nonostante il contesto caratterizzato da innovazioni terapeutiche ad alto costo. Un Paese che affronta queste sfide ha bisogno di essere solidale, per valorizzare la ricerca e l’innovazione. Stiamo lavorando anche su questo, per mettere ogni aspetto della filiera farmaceutica e sanitaria nelle condizioni di contribuire al rafforzamento del sistema, e il Testo Unico risponde a questa visione”.
L’incontro, moderato dalla giornalista Annalisa Manduca, è stato aperto dai saluti istituzionali del Presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera, Ugo Cappellacci: “Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri, ora in fase di confronto parlamentare, è un intervento strategico che garantisce equità nell’accesso alle cure e rafforza la competitività del Paese nel settore farmaceutico. L’Italia può contare su un Governo stabile per cogliere le opportunità di sviluppo e di innovazione”. Insomma, parlare di politica farmaceutica significa affrontare il tema dell’accesso ai farmaci e mettere in campo soluzioni concrete per migliorarlo. Oggi accade spesso che il cittadino si trovi in un contesto in cui non riesce a districarsi, però questo progetto renderà tutto più semplice.
“Siamo davvero in un tempo nuovo”, hanno sostenuto gli addetti ai lavori, come il Professore Gesualdo, che ha confermato: “È arrivato il momento di voltare pagina, stiamo vivendo una svolta epocale”. E mentre la Cina e l’America giocano una partita sulla competitività, la risposta arriva subito: il 2026 sarà l’Italia del fare”. Presenti anche: Marcello Cattani, Presidente Farmindustria; Salvatore Butti, Vicepresidente Egualia; Fabrizio Greco, Presidente Federchimica Assobiotec.




