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Giulia Bongiorno, "spero che il centrodestra resti unito". Giustizia e Csm, una cupa profezia

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"Via i magistrati dai ministeri, spero che il centrodestra resti unito". Sulla riforma della giustizia Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, non mostra facili entusiasmi e anzi prevede un percorso accidentato in Parlamento, ben al di là degli annunci di Mario Draghi e della ministra Marta Cartabia e degli accordi (generici) raggiunti nell'ultimo Consiglio dei ministri". 

 

Intervistata dalla Stampa e poi da SkyTg24, l'ex ministro della Pubblica amministrazione nel governo Conte 1 non usa mezzi termini: "Il Csm non va ritinteggiato. Va demolito e ricostruito". Il sorteggio, spiega "avverrebbe solo tra magistrati con certi requisiti, quali una certa anzianità e nessun carico disciplinare. Poi ci sarebbe il sorteggio per avere un numero congruo di candidati e infine il voto da parte dei magistrati". Gli emendamenti, approvati dal Cdm, non prevedono il sorteggio per l'elezione del Csm. Bongiorno ritiene che il blocco delle 'porte girevoli' tra magistratura e politica vada bene, ma il tema riguarda "solo un numero esiguo di magistrati".

"La Lega è contrarissima alle porte girevoli ma lo è anche a pensare che abbiamo risolto i problemi della giustizia. Stiamo parlando un numero esiguo di persone, pensiamo a come possiamo uscire dal problema dalle distorsioni delle correnti". "Avere un pensiero va benissimo, ma quando ci sono intercettazioni che dicono che bisogna comportarsi in un certo modo, vuol dire che manca indipendenza - prosegue a proposito dei magistrati politicizzati -. Si ha terrore della giustizia, su quello dobbiamo concentrarci e non solo sulle porte girevoli". 

 

 

"Qualsiasi sistema elettorale è aggirabile - prosegue -, salvo il vituperato sorteggio. Bisognerebbe individuare requisiti minimi per essere eligibili, poi eviterei di mandare al Csm un magistrato che non ha nessun tipo di valutazione. Tra questi si fa il sorteggio e poi l'elezione, ma almeno tagliamo il cordone ombelicale tra corrente ed eletto, che non avrà più quella gratitudine". "L'idea - anticipa - potrebbe essere quella di mandare al Csm magistrati che sono a fine carriera. Credo sia il momento di ripensare totalmente al Csm, quando mi viene chiesto se questa riforma incide io temo che tutto resterà come prima". 

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