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Paolo Romani indagato, "quanti soldi ha sottratto a Forza Italia": cifre pazzesche

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Paolo Romani, senatore di Cambiamo, ex big di Forza Italia e fedelissimo di Silvio Berlusconi, è indagato dalla Procura di Monza per peculato. Lo rende noto un comunicato firmato dal procuratore Claudio Gittardi. "La Procura della Repubblica di Monza ha emesso in data 26 maggio 2022 invito a presentarsi per rendere interrogatorio nei confronti del senatore della Repubblica Paolo Romani nell'ambito del procedimento - n° 428/2022 Mod 21 nel quale il predetto risulta iscritto unitamente all'imprenditore Domenico Pedico".

L'attività di indagine, svolta dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Milano, è partita da varie segnalazioni di operazioni sospette e ha portato all'individuazione di tre episodi dei quali per la procura di Monza Romani sarebbe stato protagonista. In particolare, Romani è indagato perché "agendo con più azioni in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, quale Senatore della Repubblica, Capo del Gruppo Parlamentare Il Popolo delle Libertà dal 25 novembre 2013 al 22 marzo 2018, e pertanto pubblico ufficiale, avendo la disponibilità di somme di danaro giacenti su 'un conto corrente' intestato al gruppo parlamentare Forza Italia, con delega a suo favore a far data dal 9 aprile 2014 (conto alimentato con somme provenienti dalla dotazione del Senato per il finanziamento pubblico dei gruppi parlamentari relativo alla XVI Legislatura, destinate a finalità istituzionali) si appropriava dell'importo complessivo di euro 83mila che prelevava mediante emissione di quattro assegni, emessi a sua firma" che poi versava su un proprio conto tra il 10 aprile 2015 al 13 aprile 2017.

 

 

Un secondo episodio contestato a Romani coinvolge anche l'imprenditore "Domenico Pedico, quale legale rappresentante di Cartongraf D&K srl (attualmente in liquidazione)", si legge nella nota firmata dal procuratore Gittardi. In questo caso Romani è accusato di aver prelevato da un conto intestato al gruppo parlamentare di Forza Italia "l'importo complessivo di 180.500 euro (…) mediante emissione, da parte di Romani, di assegni per 15mila euro a favore di Domenico Pedico e per 165.500 euro a favore della Cartongraf D&K srl attualmente GRAF D&K srl in liquidazione)", la società dell'imprenditore. Tali assegni venivano poi incassati da Pedico su conti correnti a sé riferibili", ma poi avveniva una "successiva quasi integrale ed immediata restituzione dei relativi importi a Paolo Romani mediante emissione di altrettanti assegni" da parte di Pedico e "che avevano come beneficiario Paolo Romani".

 

 

Episodi che i pm di Monza collocano tra il 27 ottobre 2016 e il 28 febbraio 2018. Il terzo caso contestato riguarda invece una somma di 95.348,31 euro, prelevata da Romani dal medesimo conto, che poi il senatore avrebbe corrisposto "a molteplici soggetti per finalità estranee a quelle indicate nel Regolamento del Senato mediante assegni emessi in relazione ad interessi personali" dal 20 aprile 2015 al 5 febbraio 2018. Nel corso dell'interrogatorio, avvenuto l'8 luglio scorso, Romani "si è avvalso della facoltà di non rispondere rendendo spontanee dichiarazioni ed allegando memoria difensiva con la quale si è tra l'altro riservato di produrre successiva documentazione a questa Procura", conclude la nota.

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