Cerca
Logo
Cerca
+

Giulia Bongiorno suona la sveglia ai pm: "Ritardi fatali, dallo schiaffo all'omicidio"

Giulia Bongiorno

  • a
  • a
  • a

Maltrattamenti, stalking, abusi, violenze sessuali. Il Codice Rosso, fortemente voluto dalla senatrice leghista Giulia Bongiorno, ha introdotto nuovi reati e inasprito le pene. Eppure gli stupri aumentano. "Se la legge dice che una vittima di violenza dev’essere ascoltata dal pm entro 3 giorni, non possono passare settimane", tuona l'ex ministro in una intervista a Il Giorno. "A volte i ritardi sono fatali perché in poco tempo si passa dallo schiaffo all’omicidio. Se una donna dice di essere in pericolo e sente che il pericolo è imminente, va aiutata subito".

 

 

 

"Tre giorni sono pochi? I pm non ce la fanno?", prosegue la Bongiorno. "Di certo servono più magistrati, ma anche una migliore organizzazione. Ecco perché vogliamo coinvolgere anche il Procuratore capo. Ma bisogna fare in fretta. Perché là fuori c’è una donna che rischia la vita e qualsiasi ritardo, qualsiasi inerzia possono essere decisivi. Detto questo, non basta una legge per risolvere il problema". Perché "la violenza non scomparirà mai, su questo non facciamoci illusioni. Ma è fondamentale che emerga e che sia arginata da provvedimenti tempestivi".

I tempi sono fondamentali: "Una denuncia di violenza che giace tanto tempo sulle scrivanie è un tradimento dello Stato", sottolinea la senatrice. "Da avvocato, purtroppo ho imparato a conoscere bene l’escalation dallo schiaffo all’omicidio. È necessario ascoltare per comprendere la gravità del pericolo e le misure di tutela più adeguate. Il Codice Rosso rafforzato va in questa direzione: se il pm non convoca chi denuncia la violenza entro tre giorni, il caso passa al capo della Procura. Lo Stato non può abbandonare nessuno dopo essere stato chiamato in causa".

 

 

Eppure il rafforzamento del Codice Rosso è stato criticato da sinistra. "Nessuno ha votato contro. L’astensione del Pd è chiaramente politica. Mi hanno molto stupita le considerazioni della senatrice Valeria Valente, che non trovando argomenti lamenta che c’è altro da fare. Certo che è così, e la Commissione che presiedo sta ancora lavorando sul tema. Ma questa legge aiuta a velocizzare i tempi di intervento a favore delle donne". 

Dai blog