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Immigrazione, per voi può esistere un giudice che sequestra le barche?

Leporello
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Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Sommando magistratura e governo, invece, la somma cambia. Dopo la sentenza di Catania, indipendentemente dall’ordine in cui vengono effettuate le addizioni – nel separare la carne dall’osso, ovvero la ragione dai torti – con un governo finalmente liberal, inclusivo e tollerante il risultato cambia.

Rispetto al becerume volgare e razzista della destra oggi a Palazzo Chigi, con un governo che come suo primo atto determini la libertà approdo e sbarco a Lampedusa per tutte le Ong operanti nel Mediterraneo – tutte pagate dai tedeschi, dai francesi, dagli spagnoli, dai maltesi e da Soros, tutte cariche di clandestini – la somma Governo + Magistratura cambia, altro che se cambia.

Cambierebbe di certo musica l’orchestra delle fattucchiere, ovvero i giornali di John Elkann, quello di Carlo De Benedetti e la tivù di Urbano Cairo. Laonde per cui, per capire le sante ragioni e i diabolici torti urge l’analitica dell’ipotetico: un esecutivo che consente a Ong e scafisti di approdare a Lampedusa e un giudice che sequestra le barche e li manda tutti in galera, sarebbe possibile? Rifletteteci.

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