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Iolanda Apostolico e marito, il terzo video: insulti ai poliziotti

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Un altro video, il terzo. Si parla ancora della vicenda di Iolanda Apostolico, la giudice di Catania finita nel mirino giorni fa per aver, di fatto, "smontato" con una sentenza il decreto-Piantedosi. Dunque sono emerse le sue preferenze politiche, espresse sui social, dove con disinvoltura metteva "like" a chi scriveva "Matteo Salvini vaff***".

Poi il primo video, che la mostrava al corteo che nell'agosto 2018 si teneva al porto di Catania, una protesta contro il mancato sbarco dei migranti dalla nave Diciotti, così come previsto dal decreto-Salvini. A quel corteo, insulti e minacce agli agenti di polizia.

 

 

Quindi il secondo video, spuntato ieri, sabato 7 ottobre, in cui la Apostolico, con il marito Massimo Mingrino (funzionario al tribunale di Catania), si mostrava in atteggiamenti più aggressivi nei confronti della polizia: un braccio teso, si muoveva verso di loro urlando qualcosa di incomprensibile.

Ora il terzo video, pubblicato sui canali social della Lega: eccoli ancora lì, al porto di Catania, lei e il marito a intonare cori contro la polizia. "Siamo tutti antifascisti!", urlavano battendo le mani. Insomma, poliziotti fascisti, questa l'equazione. La Lega, nella serata di ieri, ha commentato la vicenda parlando di "una pagina oscena per la nostra democrazia" e invocando l'intervento delle istituzioni. Eppure, ad ora, nulla si muove. Per ultimo, è spuntato anche un post del 2021 di Mingrino, il marito della Apostolico, in cui definita Israele "terrorista e assassino". E lo scandalo continua ad ingrossarsi...

 

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