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Chef Rubio pestato, i pm aprono un fascicolo: "L'aggravante dell'odio razziale"

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Da mesi fomenta l'odio contro lo Stato di Israele. Da mesi si agita insultando il primo ministro Netanyahu e chiunque dialoghi con lui. Da mesi partecipa a sit in e manifestazioni in cui si inneggia alla fine dello Stato ebraico. E Gabriele Rubini, in arte chef Rubio, è stato vittima di un pestaggio. Lo scorso 15 maggio, davanti alla sua casa di Frascati, un gruppo di uomini lo ha pestato a sangue, provocandogli gravi ferite al volto e alla testa. Un episodio terrificante.

Lo chef, protagonista di diversi programmi tv, subito dopo l'aggressione ha mostrato in un video i danni della violenza subita. La Procura sta ora indagando sulla spedizione punitiva verso Rubio: i pm hanno aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per il reato di lesioni aggravate dall'odio razziale. .

 

 

Questo per il fatto che Chef Rubio, da subito, ha parlato di "agguato di squadracce sioniste", insomma ha dato colpa agli ebrei. Sulla base di cosa, però, non è dato saperlo. Versione ripresentata in questura: ne segue l'indagine per lesioni con l'aggravante, appunto, dell'odio razziale. Un odio che in altre forme, senza violenza fisica ma "semplicemente" verbale, campeggia ed emerge in modo dirompente sui profili social di Chef Rubio: un odio che va a colpire tutti quelli che a lui proprio non piacciono.

 

 

 

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