"Ma crediamo veramente che il caso Palamara si debba ridurre alle dimissioni più o meno forzate di quattro colleghi, che sono stati dimessi dal Csm, e a quello di Palamara, che addirittura è stato radiato o non vogliamo pensare che dietro ci fosse molto ma molto di più che è stato insabbiato? Noi possiamo anche credere all'asinello che vola, ma non possiamo credere che lo scandalo Palamara si sia limitato a quei quattro poveretti che si sono dimessi".
Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al convegno di Magistratura Indipendente a Milano Marittima parlando delle degenerazioni delle correnti nella magistratura e dello scandalo che ha visto coinvolto l'ex magistrato Luca Palamara.
Magistratura, quante storture: i processi finiscono in tv
Quasi tutti i giornali, i telegiornali e i talk show delle varie reti televisive sono diventati sedi di tribunale o di s...E ancora: "Ci sono tanti modi di fare il sorteggio, c'è il sorteggio temperato il sorteggio secco e altro. Su questo la discussione è assolutamente aperta e nel momento in cui arriveremo all'elaborazione delle leggi di attuazione io spero che arriveremo a una decisione che non sarà condivisa al 100% ma che venga il più possibile arricchita di contributi. Io auspico - ha aggiunto il ministro - che non si arrivi, quando ci sarà il referendum, a una situazione di conflittualità esasperata. Spero che si arrivi con dei toni pacati, di attenzione imparziale di fronte alle esigenze della politica, della giustizia e degli elettori che ci hanno dato il mandato, tenendo conto che non è in discussione l'autonomia della magistratura. Non facciamone uno scontro di civiltà".